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Come realizzare una panoramica

La foto panoramica è un’immagine costituita con più foto adiacenti, con un angolo di campo visivo molto ampio, normalmente da 180° a salire. Condizione essenziale affinché una foto sia considerata panoramica è che il rapporto tra altezza e larghezza non sia superiore al 30%

Storicamente nella fotografia analogica era necessario utilizzare fotocamere specifiche come la Hasselblad X-pan (fotocamera a telemetro), oppure la più economica e oramai di difficile reperibilità Horizont (che era una vera e propria fotocamera rotante).

Oggi si realizza una foto panoramica in tutti i casi in cui non è possibile utilizzare un’ottica grandangolare per racchiudere in un singolo scatto lo scenario che vogliamo rappresentare.

Ricordiamo che l’utilizzo di grandangoli, via via più estremi porta in dote tutta una serie di difetti di natura ottica, che sono :

  • La distorsione
  • La vignettatura
  • La perdita di nitidezza.

Per ovviare a queste problematiche, e volendo portare a casa lo scatto desiderato possiamo realizzare una panoramica.

L'ATTREZZATURA NECESSARIA

Per realizzare una panoramica, occorre avere un’ottica il più possibile esente da problemi di distorsione, quindi presumibilmente un’ottica normale (range consigliato 35 mm - 60 mm), inoltre indispensabile è avere un treppiede che abbia la livella posta direttamente sulla base (e non sulla testa).

Questo elemento è importantissimo perché per avere scatti utilizzabili è fondamentale avere la base del treppiede in bolla.

Per quanto concerne la testa, non volendo necessariamente andare su quelle specificatamente dedicate che sono assai costose, vi consiglio una testa a tre assi, meno veloce di una a sfera, ma più adatta a questo tipo di fotografia.

SUL CAMPO

  1. Treppiede con la base perfettamente in bolla
  2. Fotocamera con ottica normale (evitiamo i grandangoli per discorso distorsione)
  3. Fotocamera montata in verticale sul treppiede, per minimizzare sfruttare al meglio il sensore
  4. Le impostazioni della fotocamera (iso, diaframmi, tempi) vanno regolate una volta e poi non vanno più modificate, la messa a fuoco va effettuata una volta e poi deve essere disattivato l’autofocus.
  5. A questo punto si ruota la testa del treppiede a un’estremità della scena che intendiamo riprendere e si esegue il primo scatto
  6. successivamente si ruota la testa del treppiede, è fondamentale non spostare il treppiede , non modificare nessuna impostazione della fotocamera, la rotazione andrà effettuata solo sull’asse orizzontale del treppiede, in modo che la porzione di immagine verticale ripresa sia la medesima
  7. La rotazione della fotocamera deve essere eseguita in “sicurezza” quindi non dobbiamo aver timore a riprendere con lo scatto successivo una porzione di immagine già ricompreso nello scatto precedente.
  8. Una volta terminata la sequenza abbiamo terminato la parte da eseguirsi sul campo.

IN FASE DI SVILUPPO

Io sono abituato a realizzare le mie panoramiche con Lightroom perché è veramente semplice ed immediato, inoltre Lightroom è l’unico software attualmente in circolazione che produce un file “negativo digitale” (quindi un raw) sul quale potremo lavorare in condizioni di qualità d’immagine ottimale.

Una volta importate le foto della nostra sequenza ci troveremo in una situazione simile : 

Su ogni foto che comporrà la nostra panoramica dobbiamo applicare la correzione automatica dell’obiettivo, in modo da minimizzare eventuali problemi di vignettatura, distorsione e/o aberrazione cromatica.

Un altro controllo da effettuare è la corrispondenza del bilanciamento del bianco, per non averi rischi consiglio di regolarlo sulla prima foto e poi di copiare i medesimi valori numerici (temperatura e tinta) su tutte le foto della composizione.

Per velocizzare il lavoro possiamo regolare correzione automatica obiettivo e wb solo sulla prima foto e poi sincronizzare le altre.

A questo punto possiamo selezionare tutte le foto che faranno parte della composizione e cliccando con il pulsante destro del mouse utilizzare la funzione unisci in panorama

Il software inizia a fare una serie di calcoli in autonomia dopodiché ci restituisce una schermata nella quale dobbiamo andare a scegliere quale correzione alla distorsione applicheremo, per le foto di paesaggio scegliamo “sferica”.

Molto utile è anche la funzione “deformazione bordi” di recente introduzione che ci viene in aiuto in caso in cui non siamo stati precisissimi in fase di scatto con la messa in bolla del treppiede.

Lasciamo spuntato “ritaglio automatico” , invece dobbiamo deselezionare “impostazioni automatiche” per avere il pieno controllo delle regolazioni fini di luci e ombre.

A questo punto possiamo premere il pulsante “unisci”

Il software dopo una serie di elaborazioni crea un’immagine che è il risultato dell’unione di tutte le foto della serie. Il vantaggio , rispetto a qualunque altro software (photoshop compreso) è che il file generato e un .dng, quindi un file negativo che può essere ulteriormente elaborato con tutte le possibilità, qualità e flessibilità di un file .raw.

A questo punto possiamo procedere con le normali lavorazioni di sviluppo in lightroom.

La medesima tecnica si può utilizzare anche per montare delle panoramiche notturne

Alla prossima per un nuovo approfondimento!

 

Marco Cappello