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Come fotografare i fuochi d'artificio

Siamo alle porte del pieno periodo estivo e fra feste di paese e festività varie le occasioni per trovarsi una sera ad ammirare dei fuochi d’artificio possono non mancare. Vediamo come fotografarli al meglio.

LA PREPARAZIONE

Un evento di fuochi d’artificio normalmente non supera mai i 15 minuti. Un botto iniziale e tre botti finali di chiusura segneranno l’inizio e la fine dell’evento. Conoscere la location non ci farà trovare impreparati, se è la prima volta è meglio chiedere a qualcuno del luogo dove partano i fuochi e quale può essere un buon punto per ammirarli.

Occorre poi organizzarsi per arrivare in tempo sul luogo scelto. Il bello dei fuochi estivi e che in alcune località abbiamo maggiore facilità di posizionamento. Scegliamo bene il nostro punto di ripresa perché poi non ci sporteremo più da li.  

Ambientiamo i fuochi - 2sec - f/8 ISO400 a 20mm su APSC

COSA CI SERVE?

Gli accessori richiesti per la fotografia dei fuochi sono indubbiamente un treppiede ed uno scatto remoto. Evitiamo l’eventuale APP da smartphone per ragioni di velocità operative. Se non avete lo scatto remoto potreste usare l’autoscatto a due secondi, ma anche cosi potreste essere rallentati.

Il treppiede

In questo genere di fotografie è indispensabile, se siete in viaggio leggeri, potete in alternativa infilare nel vostro zaino un mini treppiede. Di necessità virtù. L’importante è che la macchina fotografica sia stabile. Dovete poi far anche attenzione a dove lo posizionate. Per uno come me che fotografa in spiaggia occorre fare bene attenzione a piantare i piedini del treppiede sul terreno. Normalmente mi posiziono in questi casi verso il bagnasciuga. Fate attenzione però alle risacche…

Alcune possibili scelte di acquisto:

- Cavalletto entry level (circa 30€): Prodotto della linea Amazon Basic. Caratteristiche: lunghezza 63,5 cm (chiuso) estensibile fino a 1,52 m. Peso: 1,36 kg. Regge fino a 3 kg. Può andare bene per chi vuole iniziare a fare qualche prova con i tempi lunghi.

- Cavalletto Andoer Pro Q999 (circa 50€): Ottimo rapporto qualità / prezzo. Caratteristiche: lunghezza 45 cm (chiuso) estensibile fino a 1,56 m. Peso: 1,57 kg. Regge fino a 15 kg (al momento come tenuta reale lo abbiamo testato con la Canon 5D MarkIII + Battery Grip + 70-200mm 2.8 senza alcun problema). Può essere trasformato facilmente in un monopiede.

- Cavalletto da tavolo Manfrotto MTPIXI-B (circa 25€): Versatile, leggero e portatile può essere utilizzato con una varietà di dispositivi digitali dagli smartphone alle DSLR entry level. A fronte di un peso di soli 190 g e di una lunghezza di 18 cm da chiuso, regge fino a un peso di 1 kg.

Lo scatto remoto

I comandi di scatto si distinguono principalmente tra quelli a filo e quelli a infrarossi. Questi possono offrire funzioni basiche (scatto e posa B) fino a  funzionalità più avanzate (ad es. il time lapse). Il principale vantaggio di quelli a filo e che funzionano sempre, mentre quelli infrarossi trovano la loro utilità negli autoscatti. Alcuni possibili modelli: Canon, Nikon, FujifilmOlympus

L’inquadratura

Orizzontale o verticale a voi la scelta. Tenete comunque sempre buon margine ed inquadrate sempre una porzione del paesaggio. Questo a meno che non vogliate fare solo un effetto fotografico, quasi astratto, delle scie dei fuochi. Questa scelta va fatta ben prima perché comporta location e ottica da usare.

Fuochi e riflessi, sfruttiamo le situazioni - 4sec f/8 ISO250 35mm su APSC

L’ottica da usare

Dipende molto da quale punto di ripresa vi trovate. Normalmente basta il vostro 18-55 su APS-C o un 24-70 su full frame. Se avete la possibilità di stare molto sotto ai fuochi potete usare un grandangolo spinto per un effetto di immersione nella scena. Oppure con un tele potete, da un po’ più distante, eseguire la vostra inquadratura preferita. In tutti i questi casi non c’è bisogno di ottiche particolarmente luminose, scatterete comunque a diaframmi abbastanza chiusi.

Le impostazioni

  1. Messa a fuoco manuale: 

La messa a fuoco automatica è bene non usarla optando piuttosto per una messa a fuoco manuale, scegliete un punto di fuoco ad inizio ripresa ed eventualmente controllatelo velocemente durante l’evento. In alternativa potete usare il blocco di messa a fuoco da impostare fino al rilascio (il tasto AF-L). Qua occorre una sana lettura del vostro manuale della macchina fotografica.

  1. Disabilitare il noise reduction NR

E’ un impostazione che hanno perticamene tutte le reflex e che normalmente non ci impatta nelle nostre fotografie. Il noise reduction interviene con tempi di scatto normalmente superiori ad 1 secondo.  Col NR attivo la macchina fotografica scatta in pratica due fotografie con lo stesso tempio di scatto.

La prima è la fotografia vera è propria. La seconda è una fotografia con otturatore abbassato. Nella seconda foto si ottiene una foto nera dove viene fotografato solo il rumore digitale che verrà poi sottratto al primo scatto. Tutto molto bello ma se impostate un tempo di scatto ad esempio di 3 secondi la vostra fotocamera rimarrà occupata per un tempo totale di 6 secondi e potrete scattare la fotografia successiva solo al termine di questo tempo. Vi perdereste certamente delle scene pirotecniche.   

  1. ISO, tempi e diaframmi

Sicuramente il parametro su cui dovete fare attenzione è il tempo di scatto. E’ questo parametro che vi darà l’effetto scenico dei fuochi. Io preferisco scattare completamente in manuale per poter cambiare al meglio durante la ripresa eventualmente ISO o diaframma. 

I fuochi si presenteranno con luminosità differenti  durante la manifestazione, per avere un bell’effetto di scia occorre provare sul campo tempi di scatto dai 2 secondi ai 6 secondi. Consiglio di fissare prima il diaframma, un f/8 potrà andare bene subito all’inizio e usare degli ISO bassi. 

  1. La posa B (una valida alternativa)

Usare la posa B con il telecomando è la soluzione migliore, in base allo spettacolo potremo variare il tempo di scatto molto velocemente senza toccare la macchina fotografica sul treppiede ed eviteremo così foto col micromosso indotto dalla pressione del nostro dito sul pulsante di scatto.


LA POST PRODUZIONE

Sicuramente i fuochi d’artificio sono colore e su questo va fatto attenzione e va fatto risaltare. Non lo abbiamo specificato prima, ma avrete scatto sicuramente in RAW, non è vero?

Vi consigliamo, dopo le regolazioni minime di base di lavorare su aree specifiche solo dei fuochi stessi; in alcuni casi dovrete tirare su un poco i colori o addirittura in altri casi abbassarne la luminosità.  Il consiglio è di regolare sempre con giudizio e senza troppi eccessi nello spostamento dei cursori per evitare effetti irrealistici e l'introduzione di fastidiosi artefatti nell’immagine.

Immagine originale - 6 sec f/14 ISO250 35mm su APSC
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Immagine finale

Se avete piacere di approfondire la materia vi consigliamo "Fotografia notturna da semplici istantanee a grandi scatti. Autore Gabriele Biderman". Della famosa collana Pearson contiene tutte le indicazioni utili per luna, fuochi d'artificio, stelle e paesaggi.

(Testo e immagini di Marcello Samuele)

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