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Alessia Congia: Il silenzio eloquente della fotografia

Quando le immagini parlano più delle parole

Mercoledì sera, al consueto incontro del Gruppo Fotografico La Mole, abbiamo avuto l’onore di ospitare Alessia Congia, in arte “Trafiori”. Una fotografa amatoriale dal tratto personale, capace di trasformare la realtà quotidiana in un linguaggio visivo profondo, intimo e sorprendentemente narrativo.

Socia della Subalpina, storico gruppo fotografico torinese, Alessia si è raccontata attraverso le sue immagini, evitando lunghi discorsi e lasciando che fossero gli scatti a parlare. La sua è una fotografia che nasce prima nella mente, che prende forma lentamente e che comunica molto, spesso più delle parole.

Fotografia come linguaggio alternativo

Il percorso fotografico di Alessia Congia è strettamente intrecciato con la sua vita professionale. Lavora infatti come assistente sociale a stretto contatto con adulti disabili, dove la comunicazione verbale spesso non basta. La fotografia diventa così un linguaggio alternativo, un mezzo per entrare in relazione, uno strumento per raccontare ciò che non può essere detto.

Non si tratta solo di un approccio sensibile: è una scelta stilistica precisa. Alessia non scatta per caso. Ogni fotografia nasce da un’intuizione visiva che precede lo scatto. L’immagine esiste prima nella sua mente, e la macchina fotografica diventa solo un mezzo per farla emergere. A volte aspetta ore, con pazienza, affinché la scena si manifesti così come l’aveva immaginata.

Progetti che raccontano il quotidiano

Durante la serata, Alessia ci ha presentato una selezione dei suoi progetti, prevalentemente legati alla street photography, genere che più le appartiene. Ogni giorno, dalla mattina alla sera, la sua macchina fotografica la accompagna, pronta a catturare dettagli, volti, movimenti che altrimenti passerebbero inosservati.

Tra i lavori condivisi ricordiamo:

  • "Gente_ingamba": una raccolta di scatti in cui le protagoniste sono le gambe delle persone. Inquadrature inusuali che obbligano lo spettatore a cambiare prospettiva, trovando senso e narrazione in ciò che normalmente è solo sfondo.
  • "Più o meno street": un progetto che riflette sul genere stesso della street photography, portando lo spettatore a interrogarsi sui confini tra realtà, osservazione e interpretazione. Nella sezione “L’attesa”, ad esempio, gli scatti realizzati alle fermate dei mezzi pubblici raccontano la solitudine, la stanchezza e la poesia del tempo sospeso.
  • "Civico_17_interno_17": una serie ironica e coerente, costruita attorno al numero 17, che compare in ogni scatto. Un esercizio di fotografia seriale che dimostra grande coerenza e occhio per il dettaglio.
  • "Canpions_league" e "Qualcosa di personale": titoli ironici e autobiografici, che nascondono dietro l’apparente leggerezza un lavoro visivo attento e sensibile.

Il potere delle immagini

Quello che più colpisce del lavoro di Alessia Congia è la sua capacità di raccontare con le immagini senza ricorrere a spiegazioni. Ogni scatto ha un’intenzione precisa, ogni composizione è pensata, ogni dettaglio è parte del messaggio.

Non c’è didascalia che tenga: le sue fotografie parlano da sole. Trasmettono stati d’animo, costruiscono narrazioni, suggeriscono letture multiple. E non è un caso se molti dei suoi progetti sono "aperti", in continua evoluzione. Ogni giorno può aggiungere un nuovo tassello a una storia già iniziata.

Una serata da ricordare

Per noi del Gruppo Fotografico La Mole, la serata con Alessia è stata più di una semplice presentazione: è stata un’occasione per riflettere sul senso stesso del fare fotografia oggi. Un invito a rallentare, attendere che l’attimo e la scena si presenti davanti  osservare meglio, a cercare di comunicare qualcosa che va oltre l’estetica.

Con il suo approccio personale e autentico, Alessia ci ha mostrato che la fotografia non è solo un modo per vedere, ma soprattutto un modo per dire, anche quando le parole non bastano, 

Siamo certi che la rivedremo presto tra noi, con nuovi progetti, nuove storie, nuove immagini che ci sapranno ancora una volta sorprendere.

Testo Antonio Di Napoli
📸 Foto di  Antonio Di Napoli e Alessia Congia – “Trafiori”