Giovanni Noto, socio del Gruppo Fotografico La Mole, ha condiviso con noi una serata di riflessione intensa e stimolante. La sua partecipazione alla rassegna “Socio sotto la lente” ha offerto uno spunto di analisi sulla fotografia non solo come pratica artistica, ma anche come mezzo di narrazione, di comunicazione e di documentazione della realtà.
Noto, che da oltre 20 anni si dedica alla fotografia, ha saputo trasformare il suo approccio alla macchina fotografica, evolvendo da semplice cronista di viaggi a testimone di storie più ampie e profonde. Nelle sue immagini, infatti, non si limita a catturare paesaggi o momenti di vita quotidiana, ma racconta l'intimità delle persone e le condizioni di vita nei luoghi che ha visitato. La fotografia diventa così una finestra sul mondo, capace di rivelare sia le somiglianze che le differenze tra le culture, e di accendere riflessioni più complesse sul passato e le trasformazioni sociali.
Un tema ricorrente nel suo lavoro è il contrasto tra il sacro e il profano, un dualismo che pervade le sue immagini, in particolare quelle scattate in Asia. In luoghi dove la spiritualità e la vita quotidiana si intrecciano, Noto riesce a fermare attimi che raccontano il rapporto profondo tra la realtà materiale e quella trascendentale. Dalle antiche rovine dei templi agli accesi mercati notturni, le sue fotografie ci invitano a riflettere su come, in un mondo sempre più globalizzato, tradizioni e modernità si confrontano senza mai perdersi completamente.
Due progetti fotografici hanno caratterizzato il suo intervento: "Hope - Luci ed ombre nello sguardo di un bambino" e "Capturing Harmony". Il primo, realizzato in bianco e nero, mette al centro lo sguardo dei bambini incontrati durante i suoi viaggi. In queste immagini, Giovanni cerca di cogliere la forza e la speranza che traspaiono dai volti di bambini che vivono in condizioni difficili. Nonostante la mancanza di comodità, affetti familiari o educazione, il sorriso di questi bambini diventa un simbolo potente di resistenza e di speranza verso il futuro, come ben esprime il poeta
Khalil Gibran: “Se cerchi l'infinito, lo troverai nel sorriso di un bambino. Abbi cura di quel sorriso, è la vita del mondo.”
Il secondo progetto, "Capturing Harmony", è un invito a riflettere sull'importanza dell'armonia interiore in un mondo segnato dal caos. Le immagini a colori di Noto ritraggono momenti di serenità, come un sorriso spontaneo, una preghiera silenziosa, o un gesto quotidiano che riesce a riportare un equilibrio interiore. L'autore ci sfida a pensare che l'armonia non sia un ideale utopistico, ma una pratica quotidiana, che possiamo coltivare anche nei momenti più semplici della nostra vita.
La partecipazione di Giovanni Noto alla serata pur essendo un nuovo socio ha rappresentato un'importante occasione di confronto per tutti noi, mostrando come la fotografia possa essere molto più di una mera tecnica visiva. Per Giovanni , è una forma di linguaggio complesso, capace di raccontare storie, di esplorare la realtà e di provocare riflessioni profonde. La sua visione fotografica ci invita a considerare ogni immagine come un atto di comunicazione che va oltre la superficie, che richiede attenzione, studio e comprensione.
Nel ringraziare della partecipazione non vediamo l'ora di accogliere Giovanni Noto in un prossimo appuntamento, dove avremo l'opportunità di osservare come la sua fotografia si evolverà, arricchita dai suggerimenti e da rest lle riflessioni emerse durante il confronto con i soci del Gruppo Fotografico La Mole.
Testo Antonio Di Napoli foto Antonio Di Napoli ,Paola Zuliani e archivio di Giovanni Noto