Una fredda serata d’inverno non è di ostacolo al nostro super ospite Stefano Balma che con candore ci dice “Ma si, Torino è solo ad un paio d’ore da Genova”. Accompagnato dalla sua sorridente e solare moglie e un quartetto di amici fidati, Stefano è con noi per una serata speciale dove la fotografia di paesaggio è protagonista.
In effetti, cosa vuoi che siano un paio d’ore di viaggio per chi è volato a nord, sud, ovest ed est del mondo per immortalare paesaggi incredibili!
Stefano trasuda una contagiosa passione per la fotografia e porta tante immagini divise in raccolte tematiche scattate nei Paesi da lui visitati. Colpisce immediatamente l’attenzione al dettaglio, la cura della composizione, i colori tenui e mai troppo saturi, la post produzione che il nostro ospite usa per enfatizzare senza mai stravolgere le atmosfere.
Con l’uso di ottiche tele, Stefano ritrae magnifiche texture e dettagli scolpiti da luci morbide. Rocce, muschi, alberi, ghiacci sembrano così tridimensionali e materici da far venir voglia di allungare una mano per toccarli.
Non mancano le sperimentazioni, quadruple esposizioni in macchina e mosso creativo per creare immagini quasi oniriche, non definite e astratte.
La serata procede in un crescendo di emozioni spingendosi fino a nord con tanta neve e ghiaccio. Paesaggi fiabeschi e cieli mai bui dove l’ora blu dura ore, un vero paradiso per i fotografi di paesaggio.
Stefano fa parte del team di FotoCorsi che organizza viaggio fotografici ed è lui il tutor qualora decideste di andare a Madeira oppure in Groenlandia.
Passano due ore in un soffio. Stefano è simpatico, amichevole, sensibile, estremamente coinvolgente, disponibile a rispondere ad ogni curiosità, raccontare aneddoti, svelare tecniche e dispensare consigli.
La serata si conclude con viste strepitose sui ghiacciai e sugli iceberg della Groenlandia, maestosi, affascinanti, ma terribilmente provati dagli effetti del cambiamento climatico.
L’ultima foto che vediamo cattura una porzione di ghiaccio sulla quale sembra scolpito “L’urlo” di Edvard Munch. L’immagine racchiude il dolore del nostro estremo nord del pianeta e restiamo senza parole.
Salutiamo Stefano con uno caldo, lungo e amichevole applauso con la promessa di incontrarci presto per una nuova serata insieme.
Grazie Stefano
(testo di Paola Zuliani - foto in sala di Antonio Di Napoli)