Presentiamo con piacere, come socio sotto la lente, Santo Algieri, che da alcuni anni fa parte del nostro circolo. Per sua stessa ammissione, si definisce "onnivoro della fotografia", in quanto non ha un genere che predilige più degli altri, ma li ama tutti un po'. Di conseguenza, passa con una certa disinvoltura dal paesaggio all'architettura e alla street photography, con un occhio al ritratto.
Santo inizia ad interessarsi alla fotografia come la maggior parte di noi da ragazzo, grazie a suo zio che gli regalò una Zenit. Successivamente, passò ad altre macchine man mano che cresceva il suo amore per quest’arte. Poi, come spesso accade, la passione si affievolisce, fino a quando nel 2011, a causa di una serie di interventi al cuore e alla lunga degenza necessaria per rimettersi, la fotografia è tornata prepotente nella sua vita e ha rappresentato una sorta di "valvola" di sfogo. Ecco perché non si è fermato a specializzarsi in un unico genere fotografico, che di norma rappresenta un po' lai comfort zone del fotografo. In Santo è talmente forte la voglia di riappropriarsi della vita che tutto ciò che passa davanti ai suoi occhi è un'occasione da non lasciarsi scappare.
I suoi scatti hanno quasi tutti una post-produzione molto particolare; usa spesso aggiungere delle texture senza mai eccedere, le fotografie risultano molto accattivanti con atmosfere pittoriche e rendendole automaticamente riconoscibili come una sorta di firma. Per la serata in questione, il nostro socio ha portato una nutrita selezione di scatti a testimoniare quanto detto poc’anzi, cioè il suo modo di approcciarsi alla fotografia con diversi generi, suddivisi in più sezioni: paesaggi, ritratti e street photography. Offrendoci così un ampio bagaglio di immagini con piccole descrizioni per contestualizzare al meglio ogni singolo momento della scena.
In particolare, abbiamo apprezzato una serie di scatti fatti all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino, nell'ambito del progetto Alicanto, un'ONLUS di cui faceva parte Santo. Attraverso questa pregevole iniziativa, sono riusciti ad ottenere dei fondi per l’acquisto di un frigorifero professionale per il reparto di Ematologia. Di Santo Algieri si è apprezzato il colpo d’occhio e la sensibilità con cui realizza le sue fotografie, senza mai cadere nel banale. I soggetti ritratti, che siano persone o luoghi, non perdono mai la loro identità, restituendo immagini di sicuro impatto, apprezzate da tutti gli intervenuti alla serata, dove non sono mancate domande, curiosità e consigli che contribuiscono alla crescita in ambito fotografico di ognuno di noi, il quale sta alla base della filosofia del Gruppo Fotografico La Mole.
Testo Antonio Di Napoli foto: Antonio Di Napoli e archivio fotografico di Santo Algieri