Un ritorno molto più che gradito quello di Paolo Pettigiani al Gruppo Fotografico la Mole.
Era stato nostro ospite diversi anni fa e già allora aveva inondato la sala di energia, di freschezza e di colore. In seguito aveva tenuto presso la nostra sede un workshop di grande successo sulla tecnica dell’infrarosso. Il numero 4 di MoleArt, che vi invitiamo a scaricare qualora vi fosse sfuggito, sfoggia in copertina una delle sue foto iconiche e contiene un’intervista dove Paolo racconta e spiega i segreti della fotografia a infrarossi. No Panic Agency è l’agenzia di comunicazione da lui fondata nel 2018 che vanta importanti commesse, di cui la campagna per il G20 di Santa Margherita Ligure è solo un esempio. Mamma mia quanta strada ha fatto il nostro ospite in così pochi anni!
Ed è proprio riguardando la strada percorsa che, per la serata con noi, Paolo prende spunto dal suo percorso artistico per raccontarci come nasce un progetto fotografico a partire dall’idea fino alla messa online.
Paolo Pettigiani è nato e cresciuto in Val di Susa in stretto contatto con la natura, elemento che entra nella sua visione creativa e fotografica. Paolo è uno sportivo ed un viaggiatore. Inizia a fotografare a 11 anni durante un viaggio in Patagonia con la famiglia e in quelle immagini ritroviamo segni e tratti ancora presenti nelle fotografie di oggi. Studia design al Politecnico di Torino e il percorso di studi sicuramente influenza il suo stile fotografico. Proprio in quegli anni, Paolo sviluppa i primi progetti che sono fusione tra fotografia e grafica. Estrapolando forme geometriche dall’architettura, prendono vita immagini che sono astrazioni lineari piene di colore e Paolo comprende che il colore ed il paesaggio sono fondamentali nel suo racconto visivo. Dal binomio colore-natura nasce l’idea e quindi parte la ricerca per trovare un modo di raccontare il paesaggio sotto una luce diversa. Dalla ricerca mirata a realizzare qualcosa di innovativo applicando nuove tecniche, Paolo scopre e si innamora della fotografia ad infrarossi. Capisce che è possibile creare paesaggi surreali e colorati. Parte così la fase di esplorazione e sperimentazione. Tante prove e molti approfondimenti sul campo della tecnica trovata e studiata. Segue la scelta della palette di colori per la post produzione che diventa il tratto distintivo delle sue immagini ad infrarosso. È impossibile non riconoscere le immagini di Paolo proprio per la colorazione che ha scelto. Dopo aver trovato l’idea e sperimentato la tecnica giusta, è ora di partire con la creazione del progetto.
Terminati gli studi al Politecnico, Paolo trascorre due mesi a New York dove trova il luogo giusto per sviluppare il suo primo ed importante progetto. Sceglie di raccontare Central Park ad infrarossi. L’immenso parco è la location perfetta, di grande potenza visiva perché presenta forti contrasti tra natura e presenza umana, un luogo dove alzando lo sguardo si possono scoprire montagne di vetro e cemento. Prima di andare a dormire, Paolo mette online le fotografie scattate e il mattino seguente scopre di aver ricevuto telefonate ed e-mail da agenzie e testate giornalistiche interessate a pubblicare il suo lavoro. Qualche tempo dopo, la galleria Lumas appoggia Paolo per la vendita delle fotografie di “Infraland New York”. Il salto dal trampolino è fatto con un doppio carpiato molto ben riuscito e quindi la voglia di raccontare il mondo tramite la fotografia ad infrarossi porta il nostro ospite a viaggiare e immortalare la natura con la sua palette di colori vincente. Nasce “Infraland”, il portale che raccoglie le fotografie di Paolo realizzate in tutto il mondo.
Ultima fase del progetto, diffondere e promuovere cercando committenti interessati ad un tipo di fotografia fuori dal coro. Adobe, Huawei, Pantone sono solo esempi delle aziende che hanno scelto le fotografie di Paolo Pettigiani.
Giovane e pieno di talento, Paolo riflette sulla sua storia e realizza che “nulla succede per caso”. A tal proposito, svela la sua piramide della “viralità” fatta da costanza, progetto giusto al momento giusto e fortuna.
Per terminare la serata, il nostro ospite ci presenta in anteprima qualche immagine del suo nuovo progetto. L’idea è chiara e, al momento, è nella fase di esplorazione e di sperimentazione. Con il desiderio di staccarsi dall’infrarosso, sta prendendo forma “Reflections of time”, un progetto frutto della riflessione su ciò che è stato, sul presente e su ciò che sarà il futuro. Raggruppando i tre elementi temporali (passato, presente e futuro) in relazione con il luogo, Paolo sta sperimentando un nuovo stile visivo utilizzando una superficie riflettente per creare immagini in cui il paesaggio si riflette su se stesso.
Creativo, tenace, talentuoso e pieno di forza. Quando Paolo racconta di se’ e del suo successo sembra tutto così semplice e invece quel che fa è frutto di studio, pianificazione, ottime idee e grande capacità di visione anche oltre il visibile.
ATTENZIONE!!! Notizia fresca fresca di giornata. Per il mese di maggio e di giugno 2023, saranno in mostra nella nostra galleria espositiva una dozzina di fotografie di Paolo che quindi resterà con noi e con tutti coloro che desidereranno visitare l’esposizione, ben più di una sola serata!
Grazie Paolo per essere stato con noi ed averci nuovamente inondato di passione, meravigliose immagini, freschezza ed una gran dose di entusiasmo.
Testo di Paola Zuliani. Foto in sala di Antonio Di Napoli.