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PentaPertusio

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Enzo Pertusio è un amico speciale, Presidente uscente della Subalpina, uomo di grande cultura, un viaggiatore, un uomo poliedrico dalle mille sfumature di sensibilità e dotato di una grande, smisurata e costante passione per la fotografia che dura da circa 35 anni.

Enzo viene a trovarci e, con un dono della sintesi invidiabile, ci presenta tante foto che scorrono veloci e che raccontano il suo percorso fotografico dagli inizi fino ad oggi.

La passione per la fotografia nasce contestualmente a quella per i viaggi. Entusiasmo ed esplorazione del mondo fotografico e geografico umanista si fondono in diapositive di grande impatto scattate durante i suoi viaggi nel sud est asiatico. Il percorso continua con la ricerca di un’idea più organica e organizzata della fotografia approdando a lavori progettuali sempre legati al mondo del viaggio. Nasce “Desertica” che è la sommatoria di fotografie scattate in più viaggi in Africa per parlare di deserto in assenza di colore e del nomadismo. Un progetto che inizia a mettere le basi su ragionamenti legati al territorio che matureranno negli anni seguenti. “La Strada del mare”, racconta di un curiosa e lunga camminata da una casa presa a Boston fino all’oceano. “Metropolis” è un lavoro più maturo sviluppato in quattro città francesi che racconta dell’uomo, magnifico  costruttore, ma anche terribile distruttore. “Orizzonti”, un progetto realizzato in un doppio viaggio in Irlanda a distanza di 25 anni. Il formato 16:9 ben si adatta a descrivere le orizzontalità dei panorami irlandesi. Divertente “Trattografia”, una serie di fotografie dove il tratto, il segno diventano protagonisti in immagini decisamente minimali. “Polaroid 1” e “Polaroid NY”, un insieme di fotografie ad effetto Polaroid dove si nota chiaramente la sottrazione di elementi per ottenere immagini pulite e minimaliste. Una di queste fotografie è diventata la copertina di un libro francese. “La fotografia di passaggio”, che fa il verso alla fotografia di paesaggio, un viaggio nell’affascinante Sicilia barocca. Da notare l’approccio centrale dei soggetti che Enzo predilige. Non mancano i “Dittici”, divertenti ed efficaci. La carrellata termina con due progetti corposi e fondamentali per il lavoro trasversale sul territorio che Enzo sta sviluppando negli ultimi anni: “Lì fuori in nessun posto” e “Nessun luogo è lontano”. Fotografie in 16:9 per enfatizzare il paesaggio e atmosfere fumose ottenute con un lungo lavoro di post produzione. L’idea è di raccontare luoghi come se non avessero una definita posizione geografica, tutto si assomiglia e tutto potrebbe essere ovunque.  

Pertusio arriva alla fotografia non per caso. Un background da pittore, un padre che gli ha fatto sempre respirare aria d’arte. Durante un viaggio a Parigi entra in una libreria e apre un libro di Ernst Haas e da lì si accende la scintilla che negli anni diventa un fuoco di passione inesauribile. Studio dei grandi autori e approfondimento continuo, evoluzione e passo veloce per restare in sintonia con i tempi e le evoluzioni tecniche e tecnologiche.

Enzo, si fa in 5, insomma diventa un “PentaPertusio” aprendo ben 5 profili Instagram: enzopertusio, jello_interior, guendaline_bratislavijas, fukuda_wasabi, enzo_pertusio_stories.

5 profili con 5 mood diversi che ben descrivono le varie sensibilità che abitano in Enzo: la componente pittorica in Jello, il lato femminile che ogni uomo possiede (così come ogni donna possiede un lato maschile) in Guendaline, il gioco in bianco e nero in Fukuda, le storie. Vi consigliamo di esplorare i 5 mondi di Enzo seguendo i suoi profili su Instagram.

La serata vola leggera e non mancano le domande, le curiosità, il confronto, il dialogo e lo scambio di energie ed esperienze. Veramente bello!

Grazie Enzo. Grazie per aver passato una serata con noi e ci congediamo con la frase: “Non c’è fotografia senza divertimento” (Enzo Pertusio).

A presto per un’altra serata insieme!

Testo e foto di Paola Zuliani