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  • Lockdown: fotografie di giorni strani e surreali
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Lockdown: fotografie di giorni strani e surreali

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Anno 2020. Una grave emergenza sanitaria colpisce il mondo con violenza. Per cercare di arginare la pandemia di Covid-19 dobbiamo restare a casa. Le nostre vite e le nostre abitudini cambiano improvvisamente. Diverso e surreale in mondo fuori ed altrettanto strano il mondo dentro casa. Per molti di noi è stato impossibile non immortalare fotograficamente il momento. La fotografia è anche memoria.

Abbiamo dedicato una serata interna, intima, solo fra di noi per visionare gli scatti che racchiudono ciò che abbiamo visto e sentito fra le nostre mura domestiche oppure ciò che era visibile dai nostri balconi fermando attimi di vita degli altri. L’angoscia per il momento, la voglia di luce e di uscire, la noia, la routine giornaliera fatta di cose, di tempo che scorre lento, ma anche l’allegria e un pizzico di ironia da legare al periodo veramente particolare che tutti noi abbiamo vissuto. Fotografie singole, ma anche portfolio. Uno diventerà un libro dove parole, pensieri e fotografie si mischieranno. Un altro racconta la storia delle connessioni virtuali che nel periodo di isolamento fisico hanno sostituito gli abbracci veri. Un altro parla del vorrei uscire a fotografare, non si può, ma non mi arrendo e trovo simpaticamente una soluzione senza infrangere le regole. Un altro ancora racconta sentimenti e vita da quarantena in toni pastello anche se racchiusi in una grata. E per finire un divano che diventa un microcosmo-casa dove tutto accade.

Il ricordo dei mesi di lockdown è ancora fresco, ma ora le fotografie diventano un libro, le grate si riaprono verso l’outside, è possibile andare a fotografare paesaggi mozzafiato, l’avvicinamento fisico (in sicurezza) alleggerisce le connessioni digitali e i divani si riappropriano della loro naturale funzione di puro relax. Le nostre fotografie resteranno memoria di un periodo che nessuno di noi avrebbe mai voluto vivere, ma ora bisogna andare avanti.

Aspettiamo un ultimo ed attesissimo momento: tornare presto a popolare la nostra sede, a fotografare insieme, a vederci non tramite una telecamera, a sorridere e respirare l’aria di una passione rinnovata. Perché, non dobbiamo dimenticare che il nostro motto è “Passion lives here”.

(Testo di Paola Zuliani)