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  • Roberto Cifarelli,la qualità del professionista e l'entusiasmo del fotoamatore
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Roberto Cifarelli,la qualità del professionista e l'entusiasmo del fotoamatore

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Ancora un fotografo musicale al circolo, ma Roberto Cifarelli è ben di più e ce lo dimostra nella lunga intervista durante la quale ci presenta otto dei suoi innumerevoli progetti realizzati in questi anni di carriera, prima da fotoamatore e poi da professionista.

Ancora un fotografo musicale al circolo, ma Roberto Cifarelli è ben di più e ce lo dimostra nella lunga intervista durante la quale ci presenta otto dei suoi innumerevoli progetti realizzati in questi anni di carriera, prima da fotoamatore e poi da professionista. Ancora una volta l’incontro purtroppo è in streaming a causa delle restrizioni COVID che ci impongono di tenere il circolo chiuso, ma l’energia di Roberto buca comunque lo schermo e ci arriva a casa. Le foto presentate sono davvero tante, si inizia con un progetto sul parco del Ticino, in cui si vedono panorami eterei avvolti nella nebbia, per poi passare ad uno dei progetti più noti di Roberto “The black square” in cui i più noti interpreti della musica jazz mondiale sono ritratti in modo secco come fossero in una scatola nera. Si alternano i progetti jazz a quelli di altro genere, particolarmente suggestivo è il progetto “Attraverso” in cui panorami campestri e marini sono immortalati attraverso un cristallo che ne raddoppia la visione frontale e in profondità.

Roberto ci racconta con quale energia riesca a seguire e fotografare oltre 300 concerti l’anno sempre con lo stesso entusiasmo e ci descrive un altro suo originale progetto esposto al “Blue Note “ di Milano: “The street of jazz”. Anche in questo caso i protagonisti sono noti musicisti jazz questa volta ripresi per la strada di notte e di giorno in ambientazioni urbane suggestive che rìchiamano le atmosfere di certi film gialli americani.

Nella parte finale Roberto ci racconta quali sono i suoi riferimenti fotografici che sono tanti, da Guido Harari a Gui Le Querrec, a Salgado a Herwitt con la sua capacità di mettere un'idea per ogni foto, per arrivare a Michael Kenna con le sue lunghe esposizini e le foto a lastra.

Si conclude con la visone onirica e freudiana del progettoSogni” in cui sono raccolte foto sovraesposte schiarite ai bordi che ci descrivono un Cifarelli inedito e grafico che esce dalla sua “confort zone “ jazzistica alla ricerca di nuovi stimoli.

Curiosità, divertimento ed entusiasmo è il messaggio con cui ci lascia Roberto con l’invito ad andare a trovarlo nel suo studio a Voghera.

A cura di Carlo Mogavero