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La riduzione del rumore - Parte 2

In un precedente articolo abbiamo illustrato le caratteristiche del rumore digitale e illustrato come affrontarlo con gli strumenti della fotocamera e con Lightroom. Oggi vedremo come ridurre il rumore digitale utilizzando Photoshop e Nik Software.

Adobe Photoshop

Con Photoshop possiamo utilizzare diverse tecniche, utilizzando una combinazione di filtri “riduci disturbo” e “sfocatura superficie”, che permettono, con maggiore libertà di azione rispetto a Lightroom di calibrare il nostro intervento. Anche in questo caso dobbiamo concedere qualcosa alla nitidezza.

Questa l'immagine di partenza.

Apriamo il file in Photoshop

Applichiamo prima il filtro "riduci disturbo"

Poi il filtro "sfocatura superficie"

Uno dei tantissimi vantaggi che offre Photoshop rispetto a Lightroom, nel trattamento avanzato delle immagini digitali, risiede nella possibilità di mascherare le aree di intervento, potendo quindi agire in modo localizzato.

La differenze si notano soprattutto nella porta blu e sul tavolo a destra, volendo si può intervenire ancora localmente sul quadro e sul mobile a destra.

Nik Software

Le Nik Software sono una suite di programmi attualmente di proprietà della DxO Lab, ognuna delle quali svolge una specifica funzione, oggi vogliamo parlare del software Define che si occupa di riduzione rumore.

Le Nik software possono essere utilizzate come software stand-alone, oppure come plugin di Lightroom o di Phothoshop. E' proprio utilizzandole come plugin di Photoshop che possiamo sfruttarle appieno, potendo sempre contare sulla possibilità di mascherarne gli effetti.

Si può utilizzare sostanzialmente in modalità automatica, il software si occupa di “leggere” alcune sezioni dell’immagine, in modo da agire con gli interventi di riduzione solo nelle parti dove realmente necessita.

Rispetto alle tecniche precedenti si ottengono in pochissimo tempo ottimi risultati. Ovviamente c’è da mettere in conto l’acquisto della Nik Software (una suite di software dedicati allo sviluppo, tra cui ricordiamo l’ottimo silver efex per il bianconero) che costa attualmente 149 euro.

Ecco il risultato utilizzando Nik Software insieme a Photoshop.

E con questo esempio abbiamo visto alcune possibilità di intervento in post produzione per ridurre il rumore digitale sia di luminanza che di crominanza. Sono tutte soluzioni più o meno complesse, agiscono tutte penalizzando un po' la nitidezza e tridimensionalità dell'immagine.

Se vi ricordate nella prima parte di questo approfondimento sul rumore digitale vi avevo promesso una sorpresa ... bene ecco a voi l'unica soluzione per ridurre il rumore digitale senza influire minimamente sulla nitidezza.

La riduzione del rumore in stacking

E' sicuramente la tecnica di gran lunga migliore, ma è applicabile soltanto per soggetti che siano immobili. Si tratta di scattare, in fase di shooting una serie di foto, ravvicinate, con gli stessi parametri di scatto e senza modificare inquadratura e messa a fuoco.

In seguito occorre poi di unire questi scatti in Photoshop, utilizzando il metodo “media serie di immagini”. 

Ecco una delle immagini che compongono la serie.

Ingrandendo nella parte della montagna possiamo evidenziare il rumore digitale presente.

In Photoshop dobbiamo prima di tutto allineare i livelli in modo da azzerare possibili disallineamenti dell'immagine.

Poi occorre convertire in oggetto avanzato i livelli.

Dopodiché possiamo utilizzare il comando metodo "media aritmetica" da  serie di immagini.

Otterremo quindi un'unica immagine dalla serie di prima, che è ottima per quando riguarda la parte completamente immobile (la montagna e i prati).

che dovrà poi essere ulteriormente fusa con un'altra immagine presa dalla medesima serie, utile per la parte di cielo con le stelle (che sono in movimento)

Otteniamo così un'immagine finale virtualmente esente da rumore ma perfettamente nitida.

Ecco un ingrandimento della montagna.

(Testo e foto di Marco Cappello)