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Perchè prendere il SAMYANG 12mm f/2.0

Una breve e veloce recensione su quest'ottica totalmente manuale per il formato APS-C. Ci soffermeremo sulle sue caratteristiche e sul perché acquistarla.

Piccola premessa: aggiungere un ottica al proprio corredo fotografico deve sempre essere una scelta ponderata. Vanno valutati il tipo di utilizzo, le foto che pensiamo di ottenere, i costi di acquisto, gli eventuali duplicati (o sovrapposizioni) che si formerebbero nel proprio corredo. Nel mio caso, avendo già un cospicuo corredo, quest'ottica veniva a sovrapporsi come focale con il mio Fujinon XF10-24 f/4.

Ognuno, deve trovare il fattore determinante di utilizzo. Nel mio caso è stata la fotografia notturna (in particolare quella delle stelle) dove un f/4 è troppo buio. Da qui la necessità di un ottica con un diaframma più aperto.

Il passo successivo è stato quello di fare una analisi comparativa su cosa offriva il mercato per il sistema FUJI, dopo aver individuato le caratteristiche più importanti da confrontare. 

 

Come vedete le soluzioni sono varie, anche per un sistema relativamente recente, con solo poco più di 6 anni di vita sul mercato.

Il range di focale preso in considerazione è stato dal più ristretto 18mm (disponibile anche come 18-55 f/2.8-4) al più estremo zoom 8-16 di prossima uscita sul mercato.

L'ottica che cercavo doveva avere un buon ampio angolo di ripresa ed un diaframma massimo molto aperto (gli anglosassoni direbbero Fast Lens). La presenza del AF non era un fattore determinante. Anzi, al buio con le stelle non lo si usa proprio. Chiaramente non essendo un genere di fotografia quotidiana, costi e pesi son stati altri fattori tenuti in considerazione (vedi il Fujinon XF 8-16). 

Per me il diaframma a f/2, il basso costo, il suo peso leggero e la facilità di utilizzo in manuale sono stati i fattori di scelta determinanti.

L'angolo di visuale del Samyang è uno dei aperti fra le ottiche in confronto. 

Poiché di sera in alta quota il rischio di umidità (leggi appanamenti lente frontale) è alto, un immancabile filtro di protezione è stato subito montato. Non ho preso un top di gamma, che sarebbe stato un po' eccessivo con un ottica di questa fascia, ma ho comunque preso un filtro manfrotto in vero vetro ottico con rivestimenti anti coat e water repellent.   

Sul campo 

Essendo un ottica puramente manuale, non vengono trasmesse le normali informazioni alla fotocamera, pertanto la baionetta è priva di contatti elettrici. Questo non è un problema. Su Fuji basta impostare su ON l'opzione "scatta senza obbiettivo", in quanto non essendoci contatto elettrico, la macchina non rileva in questo caso nessuna ottica collegata. Il filtro non ha prodotto vignettature sui bordi perché la lente frontale è molto rientrata dall'attacco filtri.

Il paraluce, anche di sera, va sempre montato, in questo caso serve più a protegge dagli agenti atmosferici (goccioline di rugiada e condensa) che dalle luci laterali. Nel mio modello era troppo ballerino l'innesto a baionetta, avrei rischiato di trovarmi delle foto da buttare se inavvertitamente si fosse ruotato. Il problema è stato risolto in tempo zero con un po' di nastro isolante nero messo sul paraluce per inspessire l'attacco. Facile, facile e non si vede... 

La messa a fuoco all'infinito va fatta impostando la tacca corrispondente. Non portatatela esattamente sul simbolo dell'infinito ma poco prima. 

Messa a fuoco all'infinito portando si ottiene facendo coincidere il riferimento alla L rovesciata

Questa ottica, per fotografare le stelle, ha risposto pienamente alle mie aspettative. E' stata subito montata sulla Fuji, operazione che si fa a casa non in quota con il rischio di umidità sul sensore.

Ho avuto a disposizione, rispetto al Fujinon XF-10-24 f/4 ben due valori di STOP in più da gestire. Vuol dire potere ridurre gli ISO, meno rumore, o ridurre i tempi di scatto evitando che le stelle diventino dei trattini e non dei puntini dati dal movimento rotatorio dell'asse terrestre.

Con l'obiettivo Fuji avevo scattato a 30sec ISO 6400 e l'immagine era comunque troppo sotto esposta. Con il Samyang ho potuto abbassare gli ISO a 3200 (uno stop) e sono riuscito a ridurre i tempi a 15-20 sec (altro STOP).

 

Via lattea ripresa a f/2 ISO 3200 15sec. Solo Lightroom per minime correzioni di base

 La flessibilità di un f/2: Temporale in lontananza. Posa BULB per 8 secondi a ISO2000

Concludendo 

E' un ottica che fa pienemente quello per cui è stata acquistata, regalando grandi soddisfazioni. Si affianca senza troppi sacrifici economici al corredo esistente (non sostituisce il 10-24 /f4). Ideale per una foto statica senza il bisogno di AF e con un diaframma morto aperto. Questo tipo di ottiche possono anche essere usate con il principio dell'iperfocale a diaframmi chiusi per usi flessibili a mano libera.  

PRO:

  • Ottica leggera; 
  • Grande apertura di diaframma;
  • Basso costo; 
  • Buon ghiera di messa a fuoco e dei diaframmi; 
  • Buona resa complessiva;

CONTRO:

  • Paraluce con troppo gioco sulla baionetta;  
  • Non è dichiarata weather resistant (all'aperto potrebbe servire);
  • Non trasmette i dati EXIF (ma con LR si sistema tutto.. ;-));

Il Samyang 12mm f/2 è disponibile per i seguenti attacchi APS-C FUJI, SONY-E MICRO 4/3, CanonNikon

(Testo e foto di Marcello Samuele)