I nostri ospiti di mercoledì sera ci hanno portato in viaggio con le loro fotografie, attraverso i parchi a cavallo tra Piemonte e Liguria. Il loro lavoro, insieme a quello di altri fotografi, è stato inserito in un libro dal titolo “Italia in Natura-Liguria e Piemonte”. Ci hanno dimostrato anche come si possono fare delle interessanti fotografie naturalistiche quasi a km 0.
Partiamo con Marco Rusinà: la passione per la fotografia unita a quella per i viaggi lo accompagnano da sempre fino a farlo diventare un vero proprio lavoro. In questo caso si è occupato di rappresentare lo scenario del parco del Monviso, la cui nascita è abbastanza recente (come ente parco è stato appunto istituito nel 2006).
Il parco è ricco di biodiversità, che danno ospitalità a diverse specie di animali e di piante, alcuni di questi quasi in via di estinzione.
Ma grazie all’opera di rinaturalizzazione da parte di alcune ditte che hanno fatto dei lavori nelle zone , queste specie stanno ripopolando le aree del parco. Si ritrovano infatti numerosi esemplari di stambecchi, camosci, caprioli, e altre specie di uccelli, una ad esempio la nocciolaia che cibandosi di sementi contribuisce al ripopolamento di alcune specie di alberi. “Il meraviglioso ciclo della vita”, ci verrebbe da dire.
A seguire ha preso la parola Nicola Destefano, entomologo di professione e passione e ancora grande amante della natura e della fotografia. La sinergia tra queste attività gli permettono di lavorare come fotografo naturalista collaborando con diversi editori, tour operator e agenzie sia private che pubbliche (dove organizza viaggi e workshop foto-naturalistici, in giro per il mondo).
La sua mission, è quella di far conoscere la natura nella sua essenza, attraverso gli animali e gli scenari dove essi vivono e si riproducono, con un occhio attento alla componete ecologica e alla biodiversità.
Non a caso le fotografie che Nicola ci ha mostrato, ritraggono gli animali mai in primissimo piano come le usuali foto naturalistiche dove si predilige il soggetto ben a fuoco e null’altro, ma bensì ambientati.
Il soggetto ritratto è ben inserito nel proprio habitat naturale, dove gli elementi che lo circondano ci aiutano a famigliarizzare con esso, anche perché il più delle volte si tratta di animali ai più sconosciuti.
Nello specifico Nicola ha sviluppato due capitoli del libro sopra citato occupandosi della zona del Piemonte Mediterraneo e le aree risicole del Vercellese. Ne emerge che la nostra è una regione molto ricca di biodiversità e di conseguenza caratterizzata da una grande varietà di specie animale e vegetale.
Come ci ha illustrato il nostro ospite, il Piemonte ha la fortuna d’essere una regione di confine, che si estende dalla Liguria fino a risalire la parte continentale della pianura padana fino alle quattro vette più alte d’Europa nella parte nord-occidentale alpina.
Si può intuire come tutta questa ricchezza naturale ha portato da un po’ di anni a questa parte alla ricomparsa di alcuni animali definiti grandi carnivori come lo sciacallo dorato, la lince, il lupo e altri “un po’ più comuni “ come lo scoiattolo grigio, la mini lepre e la nutria, ragni, rettili, anfibi, etc…
La serata è stata molto interessante, cosa non facile, in quanto il rischio di annoiare è sempre dietro l’angolo ma Nicola con le sue doti di divulgatore accompagnate da fotografie di particolare interesse ha reso l’incontro piacevole. Sono anche intervenuti i nostri soci, molto soddisfatti, che hanno potuto chiarire dubbi e curiosità con diverse domande portandosi a casa nuovi spunti per dove, cosa e come approcciare a questo genere di fotografia praticamente a km 0
(Testo Antonio Di Napoli)