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Roberto Cifarelli, il jazz a colori!

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il jazz a colori di Roberto Cifarelli con la sua splendida mostra presso di noi.


Mercoledi 1 febbraio abbiamo avuto il piacere di ospitare nuovamente, questa volta in presenza, Roberto Cifarelli il noto fotografo di scena di Voghera che già ci aveva raccontato i suoi progetti durante il lockdown. In questa occasione Roberto ha anche installato presso di noi una sua mostra che rimarrà per tutto il mese di febbraio che contiene quattro differenti progetti: Black square, Street of Jazz, High keys e le doppie esposizioni/mossi. Roberto non passa certo inosservato, famoso per le sue camicie hawaiane, che indossa anche in pieno inverno, e per le sue scarpe vivacissime da lui stesso disegnate oltre alla sua attuale lunga barba bianca. E’ una persona molto estroversa e travolgente ma allo stesso tempo molto seria e precisa quando parla del suo lavoro.

Grande accoglienza di pubblico che ha completamente riempito la sala del circolo. Con il suo solito entusiamo Roberto ci ha raccontato della sua evoluzione fotografica che è partita dal bianco e nero, come accade spesso nella fotografia jazz, per evolvere verso il colore. Con grande simpatia ci ha raccontato delle sue prime esperienze, quando un noto fotografo commentando le foto della sua prima mostra, disse: “ beh, le cornici sono belle”, fino al successo attuale che lo vede come uno dei fotografi jazz più noti d’Italia in grado di documentare più di 300 concerti ogni anno. Ci ha presentato il suo noto progetto “Black square “ in esposizione, costituito da ritratti in primo piano di famosissimi musicisti jazz catturati all’uscita dei concerti con un sistema di luci a led da lui realizzato facilmente trasportabile (Roberto è anche progettista meccanico). Ci ha inoltre raccontato in dettaglio la tecnica con cui realizza le doppie esposizioni, tutte rigorosamente realizzate in camera e non in post produzione ed i mossi creativi non affatto facili da rendere accattivanti e piacevoli da vedere.

Dopo la presentazione in sala tutti fuori a vedere la mostra in compagnia di Roberto che si è a lungo intrattenuto con i soci fornendo spiegazioni e e suggerimenti ricordandoci come la fotografia sia fatta soprattutto di stampe e non di foto viste al monitor !

(testo di Carlo Mogavero, foto di Antonio Di Napoli)