Serata speciale con la figlia del grande fotografo di Epoca Mario De Biasi.
Una serata davvero speciale al Circolo grazie alla presenza di Silvia De Biasi, figlia del noto fotografo Mario De Biasi. Con grande professionalità e capacità divulgative Silvia ci ha condotto nel fantastico mondo del papà che ha dedicato la vita alla fotografia. In un avvincente racconto durato quasi due ore abbiamo potuto conoscere la personalità, il carattere e lo stile del grande fotografo del secolo scorso.
Mario De Biasi ha lavorato per lo storico settimanale Epoca della Mondadori, considerato il “Life” italiano per più di trent’anni, realizzando centinaia di copertine e innumerevoli reportage in tutto il mondo per documentare non solo eventi di cronaca o le bellezze di luoghi e paesaggi ma anche guerre e calamità naturali. Le sue foto sulla rivolta d'Ungheria del 1956 gli hanno fanno guadagnare l'appellativo di “italiano pazzo”. Dopo il pensionamento ha continuato a fotografare per passione tutto quello che attirava la sua insaziabile curiosità. Di lui ebbero grande stima Enzo Biagi, che fu suo caporedattore ad Epoca, e Walter Bonatti con cui condivise una grande amicizia e la passione per la montagna.
La serata è stata avvincente grazie alle molte informazioni, foto e aneddoti raccontati da Silvia quali il telegramma spedito da Arnoldo Mondadori in cui il grande editore si raccomandava di essere prudente quando era in giro per il mondo. Abbiamo imparato a conoscere il fotografo, milanese di adozione, un grande professionista ma anche un artista che ha sempre perseguito, durante tutta la sua lunga vita avventurosa, l’obbiettivo di portare a casa il lavoro commissionato ritagliandosi tuttavia anche gli spazi per lavori più personali ed artistici. Fantastiche le foto di Sofia Loren e Brigitte Bardot colte in prospettive originali da cui si capisce come Mario cercasse sempre punti di vista differenti. Nel vedere le sue foto si rimane colpiti dal taglio e dalla composizione assai moderni per quei tempi.
Innumerevoli le foto iconiche presentate da Silvia, da quella famosissima di Moira Orfei di spalle, a quelle della Siberia a 65 gradi sotto zero.
Molto interessante anche il racconto di Silvia su come ha affrontato l’immane lavoro di catalogazione e conservazione del patrimonio fotografico del papà.
Nel finale della serata ci ripromettiamo di rivederci e intraprendere qualche progetto insieme magari sotto l’egida Fiaf, presente in sala tramite ìl suo vicedirettore Roberto Puato.
(testo e foto di Carlo Mogavero)