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  • Alberto Ghizzi Panizza: Il fascino dell’infinitamente piccolo
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Alberto Ghizzi Panizza: Il fascino dell’infinitamente piccolo

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Si sa, noi esseri umani siamo affascinati da tutto ciò che non rientra nella comune dimensione visiva, un po’ come se il mondo si dovesse fermare a ciò che noi riusciamo a percepire visivamente.

Alberto Ghizzi Panizza, che da anni si dedica alla fotografia macro, è un punto di riferimento a livello mondiale di questo genere fotografico e noi, come Gruppo Fotografico La Mole, abbiamo avuto l’onore di averlo come ospite nelle nostre ormai consuete serate in streaming del mercoledì.  

Con Alberto abbiamo dato il via (non potevamo iniziare meglio) a quello che è il nuovo ricco palinsesto del 2021, in occasione del quale, come direttivo, abbiamo cercato di mettere in campo tutta una serie di iniziative e incontri per dare un nuovo slancio  di ripartenza e voglia di ritornare a scattare  ai nostri soci.

Infatti, nonostante le varie  difficoltà, abbiamo sempre cercato di non abbandonare i soci, ma di attuare delle strategie per continuare almeno  a vederci  in una sede virtuale. Sforzi che, con entusiasmo, sono stati  percepiti dai soci che hanno continuato a darci  fiducia  con il rinnovo in massa della tessera associativa! 

Ma ritorniamo al nostro illustre ospite di mercoledì sera, che ci ha letteralmente catturato mostrandoci i suoi lavori che lo hanno reso famoso a livello internazionale.

Alberto Ghizzi Panizza si avvicina alla fotografia da ragazzo, in quanto segue il padre, grande appassionato di fotografia, che durante i viaggi di famiglia porta con se’ sempre almeno due macchine fotografiche e a volte permette al piccolo Alberto di usarne una. La passione si imposessa  ben presto del  nostro ospite, che eredita dal nonno pittore la vena artistica, accompagnando Alberto sino ai nostri giorni, proiettato  da professionista nel mondo della fotografia di altissimo livello. 

Precursore della fotografia digitale che inizia ad usare sin dal 1998,  a 19 anni con un gruppo di amici fonda una associazione fotografica, la Travel Photo Experience, e visti i risultati decide di trasformare la passione in lavoro! Si specializza anche in  fotografia di paesaggi, naturalistica astronomica di cui  tiene diversi workshop. Nel 2013 diventa fotografo accreditato Nikon, con la quale inizia una brillante  e proficua collaborazione che lo porta ad essere Nikon School Master ed ESO  Ambassador e testimonial Nikon  Europa. Sempre nel 2013, partecipa al National Geographic Photo Contest con la sua ormai famosissima fotografia delle “damigelle” che si tengono per mano, le zygoptera ovvero una specie di libellula  con degli occhioni dolcissimi , classificandosi al primo posto.

Non vinse il premio perché , ingiustamente, la tecnica usata da Alberto del focus stacking venne considerata una  manipolazione del file,  un fotomontaggio e non permessa dal regolamento. Però l’immagine era talmente suggestiva e unica che venne menzionata come foto migliore! In compenso, Alberto ha poi vinto fino ad ora più di quaranta di premi, nazionali e internazionali. Durante la diretta streaming, infatti, ci ha presentato foto stupende di ragni, lumache, coleotteri e altri insetti ritratti, a differenza di quello che si vede comunemente  in questo genere fotografico, in atteggiamenti quasi umani. Lui, infatti, li ritrae in natura e nel massimo rispetto degli animali, senza uso di tecniche per congelarne la posa, spesso usate da altri che portano alla  morte del soggetto. È da menzionare la dolcissima fotografia  del “bacio tra due lumache”. 

Però, Alberto Ghizzi Panizza, è famoso anche per altre fotografie come le gocce che riflettono dei fiori, e infatti fu il primo a farle (oggi molti cercano di riprodurle). Molto belle e di grande impatto le foto di paesaggi!

Sempre a causa della sua collaborazione con il marchio nipponico, fu inviato in qualità di esperto di fotografia astronomica, insieme a Luca Robuschi, a testare le nuove attrezzature Nikon per la fotografia astronomica in Cile, dove si trova il più importante sito di osservatori ESO al mondo. 

La serata è  durata poco più di due ore e ha lasciato tutti noi attoniti e senza parole, per le immagini e le spiegazioni esaustive dell’ospite, che ha ammesso di aver letto pochi libri di fotografia e consiglia, invece, caldamente di frequentare circoli fotografici, di scattare e confrontarsi  e apprendere da altri che condividono la stessa passione, condizione che aiuta a crescere. 

Beh, se lo dice Alberto Ghizzi Panizza possiamo crederci!

Lui riprende e sottolinea quello che caratterizza  da sempre la filosofia del nostro circolo fotografico.

Grazie Alberto per averci trasmesso con tutta la forza espressiva la passione che ti contraddistingue.

(Testo di Antonio Di Napoli foto tratte da diretta streaming)