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  • Santo Zoccali: Fotografia al peperoncino
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Santo Zoccali: Fotografia al peperoncino

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Santo Zoccali, uno dei soci “pilastro” del Gruppo Fotografico La Mole, si è rimesso in gioco per una puntata di “Socio sotto la lente” riservandoci una serata ricca di sorprese.

Iniziamo spiegandovi perché Santo è una delle colonne portanti della Mole. Iscritto al corso base del circolo nel 1978, non ci ha mai lasciati. Lui è memoria e testimonianza della storia e dell’evoluzione del nostro Gruppo.

Le ha viste tutte, dalle diapositive alle pellicole e quando il salto generazionale tecnologico del mezzo fotografico ci ha fatti approdare al digitale, Santo si è lasciato trasportare dalla corrente e ha continuato a fotografare e fotografare ancora. Manifestazioni, natura, eventi, semplici passeggiate sono per lui continue occasioni di scatto. Si diverte e si vede: “Mi piace”, dice sorridendo.

Ma passiamo a raccontarvi della serata insieme a Santo Zoccali accompagnato dalla sua dolcissima figlia, palesemente orgogliosa del lavoro fotografico del padre.

Prima parte dedicata alla fotografia digitale: tre sezioni di immagini scattate nella sua amatissima Calabria per poi schizzare decisamente a nord verso Monclassico in Trentino e terminare con l’ultima delle sue passioni: le rievocazioni storiche.

La “fotografia al peperoncino” (così dico scherzosamente in omaggio alla bella Calabria) si snoda fra il museo del bergamotto di Reggio per approdare ai paesaggi di Bova nel parco dell’Aspromonte e terminare a Roccaforte del Greco. Fotografie scattate durante il periodo estivo quando Santo ritorna nella sua terra. Paesaggi brulli, greti secchi di fiumi, ma straripanti di detriti che sembrano ghiaccio, paesi abbandonati e diroccati. “Neanche un’anima viva”, ci racconta Santo, “troppo caldo”. E allora, per rinfrescarci, ci spostiamo a Nord per ammirare le meridiane di Monclassico in Trentino che Santo riprende con semplicità e curiosità.

Infine, saliamo sulla macchina del tempo ed improvvisamente ci troviamo al cospetto di Napoleone per poi volteggiare in danze di altri tempi fra dame vestite in gonfi, lunghi e colorati abiti e uomini con cappelli, panciotti e parrucche. Le rievocazioni storiche sono l’ultima passione di Santo. Non ne perde una e cattura ritratti e situazioni che poi posta sui social network in modo che i partecipanti possano taggarsi.

Seconda parte della serata e qui arriva la vera sorpresa perché Santo ci ha portato una quarantina di fotografie stampate. Che meraviglia! Colore, colore, colore, Santo ama la fotografia a colori. Ritratti di modelle bellissime, paesaggi e particolari che l’occhio di Santo ha visto e catturato. Le immagini sono diventate tattili e sono fluite per la sala. Tutte stampe di quando Santo fotografava in analogico. Piccoli pezzi di storia che abbiamo guardato con estremo piacere.

Grazie Santo per la bella serata, ci hai ricordato di non dimenticare l’ultimo fondamentale tassello del processo fotografico che purtroppo con il digitale si è un po’ perso. La stampa.

 

(Testo e foto di Paola Zuliani)