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Geotaggare che passione!!

Chi pratica la fotografia di viaggio, generalmente scatta molte foto in molti luoghi diversi. Poi a casa si scaricano le foto e… chi si ricorda quella chiesetta dov’era?

Boulogne sur mer? O forse era Fecamp? E quel delizioso porticciolo? Ma si era Le Treport  … aspetta no! Era Dieppe!

Insomma quando si tratta di fotografare le grandi capitali europee, Parigi, Londra, Berlino, ci orientiamo immediatamente, anche riguardando le foto a distanza di tempo. Così non sempre avviene quando si fotografano piccoli paesini sperduti nelle campagne. In questo caso può essere utile geotaggare la foto (cioè inserire i dati di posizione latitudine e longitudine), così da poter individuare la foto anche a distanza di tempo.

Il geotag di una foto può essere fatto in vari modi:

1) Inserimento manuale dei dati GPS   

In fase di scatto si segnano le variabili di longitudine e latitudine, e poi si vanno a inserire manualmente nelle foto (questi dati possono essere inseriti in Lightroom, dal menù libreria, colonna metadati). Questo sistema richiede la pazienza di segnarsi le variabili a mano per ogni luogo fotogratato, poi occorre segnarsi la prima e l’ultima foto scattata di ogni sessione di scatto. In sede di workflow fotografico si andranno poi a inserire a mano i dati gps per ogni foto. Quindi questo è un sistema poco funzionale e molto macchinoso.

 2) Acquisto di un’unita esterna GPS

Un’altra soluzione può essere quella di acquistare un accessorio da agganciare alla nostra reflex,  dedicato proprio a fornire i dati gps a tutti i nostri scatti; questa soluzione è sicuramente comodissima, basta ricordarsi di accendere il ricevitore gps prima di ogni sessione di scatto, i dati di posizione verranno inseriti automaticamente nei metadati di ogni foto; gli aspetti negativi di questa soluzione sono il costo di acquisto di un accessorio (non propriamente economico), il fatto che consumino pile stilo e alcuni di essi producano un maggior consumo anche alle batterie della reflex, inoltre non è possibile utilizzare un flash esterno, perché la slitta è già occupata.

Un sistema gps esterno proprietario

3) Utilizzo di un cellulare con GPS integrato 

Un’ulteriore altra soluzione consiste nel avere un cellulare con ricevitore gps integrato e possibilità  di scattare foto. Occorre scattare una foto con il cellulare e il gps attivo all’inizio e alla fine di ogni sessione fotografica. In Lightroom poi, mettendo in ordine di data di scatto le foto, sarà possibile geotaggare tutte le foto , ricopiando i dati gps dalle foto  scattata con il cellulare. Gli aspetti negativi  possono essere il non perfetto allineamento dell’ora sulla reflex e il fatto che ci si deve ricordare di fare delle foto con il cellulare prima e dopo ogni sessione, anche in questo caso poi, occorrerà inserire manualmente i dati gps nelle fotografie.

Esempi di ricevitori gps

La soluzione migliore a mia parere è un app: GEOTAG Photo.

Quest’app è disponibile per sistemi Android e iOS. Occorre preliminarmente indicare il tempo di refresh (aggiornamento) dei dati gps dell’ app, poi occorre sincronizzare l’ora del telefono con quella della reflex (o delle varie macchine fotografiche).

Prima di iniziare la sessione di scatto, si aziona l’app, essa registra una traccia .gpx, che può essere poi inviata via mail .

In Lightroom , dal menù mappa, sottomenù - Traccia GPS - comando - importa traccia gps

Poi si selezionano le foto scattate durante la sessione e dal menù mappa, sottomenù Traccia GPS - comando - applica coordinate automatiche a foto

Inserire i dati in LR

Senza alcun intervento manuale tutte le foto saranno completate con i dati gps, prelevati dalla traccia gpx.

Rispetto a tutti gli altri sistemi questo è :

  • Immediato e automatico
  • Poco costoso (soprattutto rispetto all’acquisto di reflex con gps integrato o di moduli separati)
  • Poco esoso di risorse del telefono
  • Universale , posso utilizzarlo per qualunque macchina fotografica.

Addirittura io, negli ultimi viaggi , attivo l’app il primo giorno di scatti e la spengo tornato a casa, così non devo preoccuparmi di nulla e a casa ho un file .gpx di tutto il viaggio.

(Testo di Marco Cappello)