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  • Salvatore Marchese Ragona, dalla Sicilia con amore
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Salvatore Marchese Ragona, dalla Sicilia con amore

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Salvatore Marchese Ragona, uno dei protagonisti del nostro circolo si mette alla prova come socio sotto la lente

Le serate dei soci sono sempre tra le più gradite e quella di Salvatore è molto attesa essendo il nostro socio siciliano uno dei più attivi del circolo. Salvatore ha preparato con accuratezza la sua serata arrivando con una presentazione power point molto professionale il cui scopo è raccontarci il suo vissuto fotografico, i suoi progetti e i suoi interessi con un comune denominatore che è il grande amore per la sua isola di origine.

Fin dalle prime immagini si capisce che Salvatore ama sperimentare e provare dìfferenti generi.

Il primo lavoro è dedicato ai paesaggi che descrivono la sua terra assolata e solitaria tramite inquadrature iconografiche e classiche come quella con i fichi d’india che evocano profumi e sapori del sud.

Il secondo lavoro si basa principalmente su dittici di ragazze ritratte con grande naturalezza, lo sfondo, spesso bianco, e i colori ancora ricordano il sud e le sue bellezze.

Le domande dei soci non mancano e i commenti del nostro esperto di ritratti Dario sono molto utili per farci capire dove Salvatore ha scelto le pose e le composizioni corrette e dove invece ci sono ancora margini di miglioramento.

Si cambia poi completamente genere passando ad un urbex in bianco e nero contrastato. L’interpretazione di Salvatore è originale, ci racconta ancora la sua terra ma con una visione personale dell’urbex che definirei aperta verso il mondo esterno. Infatti, a differenza di molti lavori sull’urbex chiusi e claustrofobici, il nostro socio al contrario lascia intravedere il mondo esterno tramite porte finestre che fanno intendere che, al di fuori di queste aree abbandonate e desolate, la vita continua lanciando un messaggio di speranza.

Interessante anche il lavoro successivo sull’architettura del quale colpiscono sopratutto le due fotografie in bianco e nero lineari e pulite.

L’ultimo lavoro che Salvatore ci presenta riguarda l’utilizzo del drone che ha imparato ad usare ultimamente. Da questo lavoro si capisce che è ancora in fase di apprendimento. Alcune sono suggestive, come quella del Creto Di Burri, ma il mezzo va ancora studiato al fine di utilizzarlo con maggiore originalità magari scattando foto zenitali che consentono un approccio unico e tipico.

Con coraggio infine Salvatore ci presenta due portfoli, genere più complesso che ha deciso di sperimentare negli ultimi tempi e su cui lui stesso afferma di dover ancora studiare e sperimentare.

Il primo è dedicato al vino, il lavoro pur essendo ancora in fase di studio e miglioramento, ha delle buone potenzialità con alcune foto interessanti destando un interessante dibattito. Secondo alcuni il soggetto del lavoro andrebbe focalizzato meglio secondo altri andrebbe curata maggiormnte la coerenza dei colori tra le differenti foto in particolare concentrandosi sul rosso del vino che potrebbe fare da filo conduttore.

Il secondo portfolio invece riguarda una gita alla valle dei templi raccontata nei vari momenti in modo metaforico ed originale.

Si finisce abbastanza tardi a dimostrazione dell’interesse che la serata ha suscitato. Salvatore ci ha colpito per la delicatezze e la modestia con cui ha presentato i suoi lavori che raccontano in modo inequivocabile le sue origini e la passione per la sua terra a cui si sono aggiunte nuove esperienze dopo il suo spostarsi al nord. Sicuramente crescerà e diventerà ancor di più un protagonista del circolo per la sua grande voglia di collaborare con gli altri soci e di raccontare il suo mondo.

testo di Carlo Mogavero (foto di Paola Zuliani e dell’ospite)