Con grande piacere, il nostro Roberto Napolitano presenta la sua fotografia al Gruppo in una serata “Socio sotto la lente”.
Roberto è con noi da poco tempo, ma si è perfettamente integrato nella famiglia Mole. Si è appassionato alla fotografia nei primissimi anni ’70 durante gli studi universitari. Un po’ da autodidatta e un po’ grazie all’aiuto di persone più esperte, ha imparato la tecnica dedicandosi alla fotografia per piacere, ma anche per tentare la carriera da professionista.
Roberto è stato un grande viaggiatore e le sue immagini sono state pubblicate su diverse riviste anche in campo pubblicitario. Le occasioni, negli anni ’70, non mancavano e grazie ad alcuni interessanti contatti, Roberto ha avuto l’opportunità di fotografare all’estero per documentare l’Afghanistan e la Turchia e ricavarne delle pubblicazioni. Ha lavorato per aziende, ha seguito per diversi anni gli incontri internazionali di fotografia ad Arles dove ha imparato da maestri di grande calibro. A metà degli anni ’80 è andato a fotografare in Mali producendo servizi che sono stati pubblicati su numerose riviste tra cui Gran Bazar.
Dopo 15 anni di carriera, Roberto ha deciso di cambiare vita, si è trasferito in Mali ed è diventato una guida turistica. Insomma, “una storia analoga a quella di Mirko Boscolo”, recentemente nostro ospite, “che ha lasciato la fotografia per fare lo skipper”, dice Roberto con un sorriso. Di fotografia non si è più occupato fino all’anno scorso.
Roberto è stato colpito da un grave male, ma ha vinto la malattia e ha rispolverato la vecchia passione fotografica, in realtà solo sopita, che è diventata una nuova passione insieme a noi.
Per la serata, Roberto presenta quattro slideshow sull’Afghanistan, Turchia, Mali e Mauritania con il poco materiale sopravvissuto della sua carriera di fotografo professionista. Infatti, la sua ex fidanzata, durante un trasloco, ha buttato tutti i bauli (meno uno) con le fotografie di dieci anni di lavoro. Che peccato!
Si susseguono paesaggi, persone, architetture, momenti di vita di Paesi e tempi lontani quando il turismo ed il consumismo erano davvero poco presenti. Le inquadrature sono pulite ed è sempre chiaro ciò che ha spinto Roberto a premere il pulsante di scatto. Si percepisce il rispetto per le persone ed il desiderio di incontro e di scambio con i soggetti ritratti. Tra un video e l’altro, Roberto racconta aneddoti di viaggio e rivela le situazioni dietro alle fotografie che vediamo.
Davvero una bella e piacevole serata di racconti, di umanità e di fotografia.
Grazie Roberto per il bellissimo viaggio in cui ci hai portato.
Testo Paola Zuliani