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Come si fotografa un fiammifero?!

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Questa è la domanda che ci siamo posti tutti noi del circolo, quando abbiamo appreso il tema della seconda tappa del foto campionato. Ma da noi nel circolo La Mole siamo abituati a sfide sempre più ostiche , anche perché posso assicurare che non è affatto semplice rendere una foto di impatto con un soggetto come il fiammifero, difficile da far interagire.

Ed è qui che la fantasia dei soci che hanno partecipato al contest ha iniziato a volare e, chi più chi meno, tutti hanno dato sfogo alle diverse idee.

Abbiamo visto foto minimaliste, con fiammiferi rigorosamente allineati in netto contrasto con lo sfondo (chi bianco chi nero, oppure in opposizione al parallelismo di line colorate), entrare a far parte di lampadine al posto dei filamenti diffondendo una calda luce. Ancora, comporre un cuore con la testa, soluzione romantica, così come i due che ardono di passione dichiarandosi amore con la Mole sullo sfondo da testimone. Altre foto dove il fiammifero ripreso nel suo ruolo accende una sigaretta, un caminetto o una vecchia lampada a olio.

Poi con un crescendo di creatività, c’è stato un omaggio a Osvaldo Cavandoli, creatore del del personaggio la Linea ( famoso nella pubblicità della Lagostina), ancora una foto con fiammifero nell’atto di salvare un fragile fiore in un prato dall’essere pestato, poi quattro fiammiferi che portano un
loro simile sulle spalle durante un funerale. E in fine la foto più votata dai giudici, che hanno trovato d’accordo, caso non frequente, tutti noi della sala, è stata la scena della messa al rogo di un fiammifero circondato dai suoi carnefici suoi simili che si tengono per mano. Oltre a essere bella come fotografia, è stata premiata l’idea e la difficoltà di allestimento del set. Mi rendo conto che la mia spiegazione ha reso poco della serata di mercoledì e sicuramente qualcuna mi è sfuggita , per chi non era presente si possono vedere tutte le fotografie direttamente sul nostro sito.

Come sempre il vero vincitore della serata è stato lo spirito con cui tutti noi ci siamo messi in gioco, pronti a cogliere spunti nuovi, facendo tesoro delle varie critiche alle singole foto, favorendo così una crescita comune.

“Non aspettare di essere felice per una foto, ma sii felice di fare una foto, anche se non è bellissima, falla sempre con passione”

(Testo di Antonio Di Napoli)