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  • Giovanni Martini – Un viaggio nel colore
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Giovanni Martini – Un viaggio nel colore

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Concludiamo in bellezza la serie di serate “socio sotto la lente” del 2020 con Giovanni Martini. È dei nostri già da qualche anno e con grande piacere si è messo in gioco presentandoci la sua produzione fotografica degli ultimi anni.

Appassionato di fotografia fin da bambino, ha sempre immortalato paesaggi e momenti, creando immagini ricordo dei viaggi e delle situazioni che ha vissuto, fino a cinque anni fa quando ha sentito la necessità di approfondire l’argomento e fare della sua fotografia qualcosa di più che una foto ricordo.

Giovanni è un viaggiatore e quindi ci ha presentato una selezione delle sue fotografie scattate lungo la via della seta nel 2018, in Marocco e in Birmania nel 2019. Brevi ed intense selezioni dove da subito è emerso il suo senso della composizione pulito e minimalista.

Non sono mai stato particolarmente attratto dalle persone che ho sempre considerato quasi un elemento di disturbo nelle mie fotografie. Ma ho dovuto ricredermi, sono le parole di Giovanni dove, nella prima selezione di fotografie lungo la via della seta, ha colto soprattutto atmosfere, paesaggi ed architetture affascinanti. E si è ricreduto davvero, perché con un visibile salto qualitativo, ci ha trasportato in un mondo marocchino fatto di colori, di dettagli e di… persone. L’elemento umano compare ancora più prepotentemente durante il viaggio in Birmania dove abbiamo visto ritratti di monaci e di bambini, ma soprattutto belle immagini istantanee dove la presenza umana è solo accennata, ma che conferisce carattere e forza a scene consuete nelle foto di viaggio in quel Paese.

La post produzione scelta da Giovanni è leggermente desaturata, delicata, come a raccontare storie con un tono di voce che non urla, ma sussurra le atmosfere che ha vissuto.

Non finisce qui. Giovanni si presenta a tutto tondo, condividendo con noi tutti gli aspetti del suo percorso fotografico fatto di curiosità e sempre alla ricerca di una via di espressione. Ecco quindi, un progetto work in progress: “Auto, dolce auto”. Non solo foto singole, ma anche la voglia di raccontare qualcosa con più scatti. 

Ottima l’idea del progetto nella sua semplicità ed estremamente interessante l’editing di gruppo che ne è scaturito. Il confronto con il fruitore del lavoro è una fase importante nei progetti ancora aperti perché consente di testare se la strada intrapresa è quella giusta oppure se è necessario rivedere o riformulare alcuni aspetti del progetto.

Non ci resta che ringraziare Giovanni per averci fatto viaggiare nel sul mondo fotografico fatto di colori in un anno dove viaggiare non è stato possibile.

 

(Testo di Paola Zuliani)