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  •  Luca Casale: dal pellicano riccio all’orso ghiottone passando per il bradipo casalingo
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Luca Casale: dal pellicano riccio all’orso ghiottone passando per il bradipo casalingo

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Si sa che, in questi giorni di forzata clausura, abbiamo assunto la posizione del bradipo, passando, come dei pellicani ricci (in particolare per le signore, dovuto alla mancanza di parrucchieri), dalla poltrona al divano fino alla sedia del tavolo per il pranzo, trasformandoci  poi in orsi ghiottoni, che è una delle poche attività ancora in grado di darci una scossa distogliendoci dall’angoscia delle continue notizie dei vari Tg che, come bollettini di guerra, ci aggiornano sull’andamento della pandemia COVID.

Alla luce di questo scenario che ricorda gli zoo, dove nelle gabbie ci siamo noi, a portare una ventata di libertà mercoledì sera ci ha pensato il Gruppo Fotografico La Mole, in diretta streaming con il socio Luca Casale, grande esperto e appassionato di fotografia naturalistica  nonchè nostro docente del corso di tale genere fotografico.

Luca ci ha presentato il suo ultimo lavoro sui Pellicani ricci, effettuato durante un viaggio in Grecia e più precisamente sul Lago di Kerkini, dove vive questo esemplare. Infatti, le sue dimensioni, di 70-190 cm di lunghezza e una apertura alare di 3 m, lo rendono il più grande tra tutti i pellicani. Inutile sottolineare la bellezza delle fotografie viste durante la diretta, dovuto al punto di ripresa non usuale a bordo di imbarcazioni in navigazione sul lago e non in capanni sulla riva, senza l’uso di ottiche particolarmente spinte come i 500mm o più, che abitualmente si usano nella fotografia naturalistica. 

Per cui, il risultato affascinante era legato alla vicinanza con gli uccelli, come esserne quasi a  contatto, ammirandone i colori e l’espressione durante le evoluzioni di volo, le planate a pelo d’acqua e i decolli. L’uso, poi, di colpi di flash ha messo in risalto i pellicani in contrasto con i colori stupendi del cielo che mutavano nelle diverse ore del giorno. 

Luca  Casale ha sperimentato in alcune foto i tempi lunghi di esposizione, poco frequenti in questo genere fotografico, creando un mosso creativo molto gradevole e restituendo immagini  di notevole impatto  scenico.

Il lavoro successivo è tratto da un viaggio in Finlandia dove, rigorosamente appostati per diverse ore in capanni, strutturati in modo da non far percepire la presenza umana a partire dall’odore, visto la particolare aggressività, ha incontrato l’orso bruno che, insieme all’orso polare, è il carnivoro (pur essendo fondamentalmente onnivoro) più grande al mondo; infatti le sue misure 1,7 -2,8 m di lunghezza e un peso tra i 100 e i 700 kg, parlano chiaro. Oltre alla vita quotidiana delle varie famigliole di orsi e il simpatico ghiottone, si sono potuti ammirare i fantastici scenari dei boschi finlandesi dove Luca è riuscito a riprendere anche l’allocco di Lapponia della famiglia dei gufi e sua maestà l’aquila, in tutta la sua imponenza. 

Rispetto al servizio sui pellicani, questo era meno spettacolare, per come siamo abituati a vedere i reportage di Luca, ma non meno interessante. 

In conclusione di serata ci è stata riservata una piccola chicca, ovvero “il Martin Pescatore”, un volatile dalle dimensioni minuscole; infatti, si pensi che pesa meno 50 g ma è un concentrato di velocità, con una livrea meravigliosa. 

In questa occasione, la difficoltà  di ripresa maggiore è legata alla velocità appunto con cui questo piccolo esemplare di uccello si muove per catturare le sue prede, rappresentate per lo più da piccoli pesciolini , che lui osserva da un ramo e poi come un proiettile si tuffa per la pesca.

Pensate alla difficoltà nel fotografare l’intera scena che va dalla punta, al tuffo, alla cattura, per riemerge subito dopo e risalire   sul ramo dove poi consumerà il pasto, il tutto nel giro di  un secondo. Per cui,  se si vuole ottenere delle immagini  spettacolari, bisogna essere più veloci e preparati del soggetto. 

E qui, Luca  Casale ci ha mostrato la foto centrale del suo reportage, quella che a sua stessa detta racchiude “l’essenza della fotografia naturalistica”, in cui si ha il  massimo dettaglio sul soggetto,  il fuoco  perfetto sugli occhi, la plasticità del movimento che viene congelato e, particolare che personalmente mi fa apprezzare questo scatto, l’incrociarsi dello sguardo dei due soggetti, il martin pescatore  e quello della sua preda nel momento in cui il  pesciolino sembra percepire il suo destino,  alla base del naturale ciclo vitale per la sopravvivenza. 

Si capisce che, dopo questa vera e propria evasione,  grazie a Luca Casale, la fine della diretta ci ha lascito un vuoto incolmabile, facendoci ritornare nelle nostre gabbie dorate(speriamo ancora per poco). Non ci resta che rivederci le immagini presentate per continuare a respirare  aria di libertà, mentre io, non potendo dedicarmi ai ricci per mancanza di materia prima,  mi sento più vicino al ghiottone e con fare da bradipo mi accingo come un’allocco a consumare il  pasto con la velocità di un martin pescatore.

A voi tutti, un invito a stare come aquile all’erta per la prossima interessantissima diretta web.

(Testo di Antonio Di Napoli foto tratte da diretta web)