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Photoshop: sostituiamo il cielo e non solo

Adobe ha rilasciato a ottobre 2020 la versione 22 del suo instacabile Photoshop assegnandogli il nome commerciale di Photoshop 2021. Uno dei principali punti di forza di questo update è la sempre maggior integrazione con Sensei, la tecnologia proprietaria di Adobe, che sfrutta l'intelligenza artificiale per l'elaborazione delle immagini. Tra i primi risultati concreti abbiamo i "Neural Filters" e lo "Sky Replacement". Approfondiamo quest'ultimo che va a colmare una delle poche lacune rispetto a Luminar 4.

Lo strumento che ci permette di sostuire il cielo si trova all'interno del menu modifica. In questo caso l'intelligenza artificiale viene impiegata per individuare in maniera automatica quale sia l'area dell'immagine estranea al cielo - mascherandola di conseguenza. Questo ci permetterà di sostituire il cielo armonizzandone i toni con il resto dell'immagine.

Di base ci vengono offerti un po' di cieli standard - raccolti per categorie, ma è anche possibile importare qualcosa di nostro. Ovviamente dobbiamo fare attenzione a far sì che la tipologia della luce del cielo che vogliamo utilizzare sia compatibile con la luce della nostra immagine.

Il pannello di controllo ci offre poi alcuni strumenti per regolare il risultato ottenuto prima dell'applicazione del filtro. Possiamo, inoltre, scegliere se creare una copia del livello originale con il nuovo cielo oppure un gruppo con le modifiche in livelli separati. Questo è molto importante volessimo fare delle correzioni più precise oppure avessimo la necessità di sfocare il nuovo sfondo.

(Fonte: Help desk Adobe)

Tra le regolazioni possibili fondamentale è quella che permette di riflettere orizontalmente il cielo per posizionare correttamente il sole e farlo combaciare con quello del resto dell'immagine. Se non siamo certi come vada posizionato osserviamo attentamente le ombre della nostra immagine e quelle del cielo che vorremmo utilizzare.

Le altre regolazioni riguardano:

  • il confine tra il cielo e il resto dell'immagine che può essere regolato come posizione e come sfumatura;
  • la luminosità del primo piano, modificando se necessario il metodo utilizzato;

L'intelligenza artificiale è molto precisa nell'effettuare la selezione, ma abbiamo comunque la possibilità di escludere o includere altre aree.

Messo alla prova con l'immagine che trovate nell'articolo ha evidenziato una elevata facilità di utilizzo (che è sempre stata una delle mancanze di Photoshop) e un ottimo comportamento anche nelle zone più difficile come le fronde degli alberi.

Lo strumento come vedete ha enormi potenzialità per l'appunto nella sostituzione del cielo, ma può anche essere usato per selezionare velocemente il cielo (o l'opposto) potendo poi adoperare delle correzioni mirate.

La sequenza dei passaggi su un paesaggio di Marco Cappello

(Testo e immagini di Riccardo Rebora)