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Raffaele Bellacicco - Transiberiana

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Continua, con grande successo, l'avvicendarsi dei soci sotto la lente, con la partecipazione di Raffaele Bellacicco. Nuovo acquisto (per dirla i termini calcistici), del circolo La Mole, ma fotografo di lunga data. Si riconosce un certo colpo d'occhio, caratteristico di chi ha iniziato a fotografare in analogico e questo ci piace assai, come direbbe il nostro presidente. Ma torniamo al lavoro mostrato.

Il titolo è "Transiberiana", di facile localizzazione. Si inizia, dopo una breve spiegazione dello spirito del viaggio e delle varie tappe toccate (da Mosca, Kirov, Perm, Yekaterinburg con una durata del viaggio se non ricordo male di 28 ore), con il lavoro vero e propio.

La prima foto mostra la stazione di partenza e subito mi è venuta in mente la scena storica di Totò (di cui in questo mese ricorrono i cinquant'anni della scomparsa) e Peppino, che vestiti da russi con colbacco e balalaica sbarcano alla stazione di Milano, e usando un' idioma improbabile chiedono informazioni al vigile: "Noio, vulevon savuar, per andare dove vogliamo andare, dove dobbiamo andare?" Infatti, a detta di Raffaele, a fatica sono riusciti a capire e farsi capire, dove fossero i treni... beh il cirillico si sa non è poi così facile, ma noi italiani riusciamo a farci capire ovunque.

Il viaggio poi continua, si vedono scorci di stazioni, periferie e skyline delle città attraversate. Le foto molto suggestive, caratterizzate da colori, contrasti di luci, e architetture che cambiavano nello spazio di pochi metri, sapientemente riprese da Raffaele. Ci ha poi rivelato che una buona parte delle foto venivano fatte nelle prime ore del mattino cogliendo una luce spettacolare. Le fotografie assumevano toni drammatici grazie a cieli molto contrastati e nuvole che circoncidevano (termine usato dal nostro VP Marcello, che detto ciò lo chiamerei PVC dove C sta per "circoncisione di cieli" e poi rende l'idea di un materiale resistente all'usura e al calpestio, come il nostro Marcello appunto) spazi di cielo azzurro.

La figura che latitava un po' era quella dell'essere umano ("e che stai a guardà il capello!" come da anni mi ripeto allo specchio le mattine) sarà legato al fatto che si trovavano quasi tutti alla canna del gas, visto che erano presenti i tubi del gas appunto in molti scatti. Altro elemento che non passava inosservato era la pulizia dei luoghi, propio come in Italia.

Scherzi a parte non me ne voglia Raffaele, molto bravo e con piccoli aggiustamenti riuscirà a rendere il lavoro molto più incisivo e coerente di quello che già noi abbiamo visto e di per se già notevole.

Chi latitava sul serio era il nostro webmaster Antonio, infatti si avvertiva un certo vuoto e ad un tratto la platea ha esultato quando in una fotografia sullo schermo abbiamo riconosciuto lui con dei suoi amici di merende kazaki (la foto che riporto non lascia dubbi). D'altronde tutti sappiamo che Antonio è un grandissimo e notissimo kazzaro (mannaggia al correttore) kazako!! Salutiamo l'amico Antonio, sei nei nostri cuori!

Abbiamo poi concluso la serata con i dolci preparati con maestria e amore da Alessandra (notare la compostezza tutta inglese, con la quale i suddetti dolci sono stati presi vedi foto) che da sempre ci coccola.

A questo punto i ringraziamenti d'obbligo a tutti coloro che sono intervenuti alla serata, a chi ha letto fin qui, d'altronde la Transiberiana è lunga e a Raffaele per il lavoro presentato.

Buona Pasqua.

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(Foto e testo di Antonio Di Napoli)