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  • Max De Martino
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Max De Martino

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Ah, finalmente erano diversi mercoledì che non si vedevano tante presenze al circolo, la sala era gremita! Sarà l'importanza dell'ospite, nello specifico Max De Martino, o forse la mancanza di partite di una delle due squadre della città di cui attualmente mi sfugge il nome? Mah, chi può dirlo! Comunque, penso il primo.

In ogni modo, torniamo a Max, personaggio molto eclettico e grande affabulatore nonché fotografo di esperienza e creatività.

Ci ha mostrato come la fotografia ha cambiato la sua vita, anche perché in campo lavorativo ha fatto di tutto, tra cui il responsabile dei video in concerti come Vasco Rossi, Antonello Venditti (solo per citarne alcun) e altri nomi importanti. X-Photographer Fujifilm, testimonial di diversi brand nel campo della fotografia professionale e si occupa anche di fare formazione.

La cosa che più ho apprezzato, guardando le foto di Max, sono il rispetto della realtà, visto come valore aggiunto all'immagine senza ricorrere a post produzione pesante, come in troppe foto si vede per creare una cornice più accattivante a ciò che si mostra. Ciò che Max ricerca nei sui scatti sono: la meraviglia, la gioia, e in primis la curiosità, il contatto umano per condividere emozioni e far rivivere il ricordo di quelli che sono attimi di vita unici e per questo irripetibili.

Ciò che ho appena detto lo ritroviamo in veri e propri reportage di matrimoni che ci ha mostrato dove i protagonisti non erano mai in posa. Poi abbiamo visto ancora delle foto molto belle di viaggi , tra cui un racconto per immagini di quello che resta di Chernobyl dove il tempo si è fermato a quel fatidico momento dell'esplosione del reattore atomico. Non posso descrivere il pugno allo stomaco che ho provato in quel momento nel vedere la desolazione per le strade nei palazzi, nei centri sportivi e, molto toccante, nel vedere i giocattoli e i quaderni dei bambini come se fossero stati lasciati lì un attimo prima.

Tutte le raccolte fotografiche erano presentate in video, corredate da colonne sonore scelte con cura che aumentavano il pathos proiettando lo spettatore nel racconto. A questo proposito ho apprezzato molto le foto del concerto del grande maestro Ennio Morricone che Max ha avuto il privilegio di documentare in quanto era l'unico fotografo accreditato. Non a caso poi in un altro foto-video ha usato sapientemente un brano tratto da The Mission (nello specifico "Gabriel's oboe"), brano che adoro tratto da un film che ho amato e che ancora ora mi fa accapponare la pelle. E in queste cose viene fuori l'animo del tecnico video dei su citati concerti. Max ha saputo tenere alta l'attenzione del pubblico, da buon comunicatore ed è stato subito dibattito e qui è venuto fuori il nostro super eroe Flash Darion, signore della luce, che è anche una sorta di figura mitologica metà flash e meta Photoshop con diserzioni su modi, impostazioni e tempi dei flash. Grande Dario!!

Il saluto finale da parte di Max è stato: "Abbiate curiosità, un progetto, e stampate sempre le foto che rappresentano l'unico vero ricordo". Detto ciò il nostro ospite, dopo aver ricevuto il libro di foto del circolo direttamente dalle mani benedette del nostro Presidente, ha vissuto un momento di raccoglimento mistico e fissando (come ben si può notare nella foto sotto) la parete, ha ripensato al grande privilegio di aver presentato i suoi lavori davanti a un pubblico così importante e qualificato in una sede così prestigiosa e unica. Ci ha lasciato la dedica:

"Grazie per mantenere alta l'attenzione alla Cultura Fotografica".
Max De Martino

(Foto di Antonio Di Napoli)