Il 2019 che si è appena concluso è stato un anno decisamente impegnativo non solo come carico di lavoro, ma anche come risultati ottenuti e questo grazie all’impegno non solo dei componenti del Direttivo, ma anche di tutti i soci. Proviamo a ripercorrerlo insieme.
Anche quest’anno non è mancata la voglia di imparare e in aggiunta alla ormai consolidata offerta formativa abbiamo attivato un corso di fotografia per gli amanti dell’infrarosso che ha riscosso un buon interesse e un workshop sulla fotografia con smartphone e il cibo a cura di Antonio Longo che si è tenuto presso Casa Cioccolatò. Per quanto riguarda il corso base sono entrati a far parte della squadra docenti Candido Cupertino e Massimiliano D’Urso. L’entusiasmo degli allievi e dei tutor che hanno seguito la nuova edizione del corso base ci ha permesso di organizzare nuovamente una uscita in bus nelle Langhe e le due uscite di fotografia notturna in compagnia di Marco Cappello.
Come sempre non sono mancate le attività esterne che hanno visto il rinnovato impegno per Di Freisa in Freisa con le immagini immersive delle vigne e delle cantine e per il bodypainting svolto in collaborazione con Kryolan Torino. A queste si sono aggiunte:
- La possibilità di fotografare un torneo di Rugby, che, sotto un biblico diluvio ci ha regalato immagini e soddisfazioni uniche.
- La collaborazione con l’ATC nel documentare il fenomeno del social Housing negli insediamenti di Falchera e di via Cuneo.
Confermata ancora una volta la mostra in occasione di CioccolaTO dove, nella splendida cornice di Piazza San Carlo, abbiamo presentato il terzo tassello della trilogia sulla duttilità del cioccolato: “Ciocco-gioco” 17 immagini per rivisitare i principali giochi di società.
Coerentemente con il nostro spirito di collaborazione e di confronto abbiamo continuato il confronto con gli altri circoli fotografici. Quest’anno è stato il turno, ricambiato degli amici di Eikon. Confronto vuol dire anche amicizia e stima e proprio da questi due presupposti è nato il gemellaggio con Il Cupolone fortemente voluto da Marcello Samuele.
La rinnovata Squadra Corse ha regalato nuovi frutti: il Fotodigit, per il terzo anno sviluppato insieme alla Subalpina, ci ha regalato nuovamente un secondo posto (per un soffio!) e 2 premi individuali. A questo si è aggiunta la prima partecipazione alla FIAP World Cup che ci ha regalato un 64^ posto su oltre 200 partecipanti di tutto il mondo a cui si aggiungono le 7 foto accettate.
Per quanto riguarda gli ospiti di rilievo, quest’anno gli appuntamenti sono stati con Federico Tardito con un connubio tra sport e ritratto, Carlo Borlenghi che ci ha portato a bordo delle più prestigiose imbarcazioni a vela, Dario Broch Ciaros con le foto glamour grandangolari, Luisa Raimondi per un dietro le quinte dei matrimoni, Carola Cunzolo con il suo stile simile a Vivian Maier, Pier Paolo Piciucco con le sue foto naturalistiche, Giulia Catania un talento con uno stile semplice e deciso, Davide De Conti per approfondire il mondo dei droni e la loro normativa, Emanule Balboni per innamorarsi del nostro cosmo e dei suoi dintorni e infine Franco Turcati per un amarcord nell’epoca d’oro della fotografia pubblicitaria. Una menzione speciale merita Massimo Sestini che ci ha regalato una fantastica serata in compagnia delle sue missioni impossibili tra VIP e luoghi esclusivi.
Non da meno sono state le attività interne, che hanno non solo stimolato la creatività dei soci mediante gli oggetti del Fast&Furious, ma anche permesso di approfondire lo story-telling, il ruolo di Instagram e le tecniche di post-produzione. Lo studio e il dibattito sono anche state le basi del nuovo incontro con Mosè Franchi direttore della rivista ImageMAG.
La ricorrenza dei 50 anni è stata l’occasione per tornare ancora una volta a Paratissima dove l’opera The Colored Side of the Moon ha unito in un dittico il passato e il presente del circolo, grazie anche alla disponibilità di Renzo Miglio che come socio fondatore si è prestato a ricoprire il ruolo di un fotografo interplanetario. L’accurata post-produzione di Dario Benedetto l’ha consacrata al futuro.
Non sono mancate altre occasioni di esposizione tra cui Donna Fotografa con un lavoro collettivo delle socie dedicato ai 5 sensi + 1 e i PhoTO days con una selezione di immagini sulla street photography.
Anche quest’anno tanti sono i soci che si sono messi sotto la lente, a partire da: Antonio Lioy, Giuliano Guerrisi, Giuseppe Parlato e Madalina Ungureanu freschi allievi del corso di fotografia a cui si sono affiancati: Enrico Marello, Candido Cupertino e Elisabetta Cabiddu.
Il traguardo dei 50 anni ci è sembrato anche il momento migliore per emettere una tessera celebrativa laminata in oro e di conferire a Vittorio Philippon la qualifica di socio onorario a fronte del grandissimo impegno posto nel suo ruolo di segretario.
Una menzione speciale merita la monografia dei 50 anni che racchiude al suo interno non solo le migliori immagini e sequenze dei soci del circolo, ma anche tutta la sua storia e le innumerevoli attività realizzate fin dalla sua nascita. Un punto di riferimento nel mondo della fotografia amatoriale impreziosita dall’introduzione di Guido Harari.
Questo “mattone” (il suo peso è di ben 2,6 kg) è stato possibile grazie a un nucleo coeso e indefesso di collaboratori che ho avuto il piacere di coordinare. Grazie alla moderna impaginazione curata da Alice Povero, le foto e i testi scritti da Paola Zuliani e Antonio Di Napoli hanno acquisito valore e prestigio.
La sua presentazione è avvenuta in occasione della tradizionale cena natalizia che per l’occasione ha visto una location esclusiva ed interamente dedicata a noi come il circolo Eridano. I 100 partecipanti hanno potuto non solo gustare un ricco e abbondante menu con tanto di torta personalizzata, ma anche di scatenarsi in un irripetibile karaoke sotto la guida di Giorgia Bertolino.
Concludo questa relazione prendendo in prestito l’aggettivo “dirompente” usato da Guido Harari nella dedica che ci ha rilasciato alla cena sociale. Questo dovrà essere sempre l’atteggiamento del circolo e dei suoi soci, restare fedele ai valori ispiratori, ma con un occhio vigile e attento alle nuove tendenze.
(Testo di Riccardo Rebora)