Mercoledì sera sono riprese le attività del nuovo anno al G.F. La Mole e abbiamo iniziato direi molto bene, con quattro giovani soci: Giuliano Guerrisi e Giuseppe Parlato (corso 2017/2018) e Antonio Lioy e Madalina Ungureanu (corso 2018/2019) presentando una selezione di dodici foto procapite nell’ambito di soci “Sotto la lente”.
Ammiro il coraggio manifestato dai quattro soci, perché non è semplice vincere l’emozione che ti invade quando si tratta di mettersi in discussione e farsi giudicare da chi fotografa da più anni (anche se questo non basta a garantire una qualità superiore).
Come si conviene nel rispetto della cavalleria è stato dato a Madalina l’onore di iniziare la serata rompendo il ghiaccio. Ha presentato una sua selezione di fotografie suddivise in ritratti, prove di close-up con fiori e primissimi piani su particolari di mani e altre porzioni della figura umana. Ho apprezzato molto il suo lavoro, considerando che lei fotografa da pochi mesi e ha appena concluso il suo corso di fotografia base tenutosi nel nostro circolo da docenti interni. Altra caratteristica di Madalina è la pulizia dell’immagine fotografica, senza dover rimettere mano allo scatto con intervento di post-produzione, denotando già un buon colpo d’occhio. Ammirabile l’uso esclusivo di focali fisse, che la costringono a un esercizio fotografico maggiore, dandole una sensibilità compositiva eccellente.
Poi è stato il turno di Giuliano Guerrisi, il lavoro presentato era diviso in un mini portfolio. Le prime sono state foto di dimore abbandonate e fatiscenti, che lui ha scattato nell’ambito del suo lavoro di architetto. Apprezzabile l’utilizzo del b/n che bene si presta per raccontare e trasmettere le atmosfere oniriche che quei luoghi rimandano, esaltati da lame luce che tagliano la scena come si vedono in un set cinematografico. L’altro mini portfolio era dedicato alla street e urbanistica cittadina e ritratti del suo piccolo modello preferito, il suo bellissimo bimbo. Anche per Giuliano da apprezzare in primis un uso molto buono del b/n e una post-produzione limitata ai pochi parametri base.
Come terzo socio è stato il turno di Giuseppe Parlato anche lui, come Giuliano, proveniente dal nostro corso di fotografia base dello scorso anno. Lui si è presentato con un lavoro di reportage fatto durante una festa patronale del suo paese di origine nella provincia di Agrigento. Festa che vedeva come personaggio trainate, Nardo, una figura emblematica del classico stupido del paese, che nella sua follia riesce a dare perle di saggezza popolare. Anche in questo caso Giuseppe come chi lo aveva preceduto è riuscito nel suo intento trasmettendoci l’atmosfera che si respira durante questo genere di manifestazione.
E infine, Antonio Lioy anche lui allievo (ruolo in antitesi con il suo stato di professore del Politecnico di Torino abituato più a giudicare che ad essere giudicato) del corso base appena conclusosi che ha chiuso il quartetto di soci, presentando una serie di fotografie a tema vario che ha realizzato con la sua fedele macchina micro 4/3, scelta per praticità e maggior maneggevolezza. Ogni immagine è preceduta da un breve titolo descrittivo, scaturito dal momento dello scatto, che esprime il suo stato d’animo, cercando di condividerlo con noi presenti in sala.
Al di là delle fotografie viste, mercoledì sera è emerso uno spirito collettivo di dialogo molto costruttivo sia per i soci che si sono messi in gioco che per chi si è trovato a giudicare le immagini dando suggerimenti utili a migliorare e migliorarsi. Questo è un aspetto della filosofia che anima il G.F. La Mole, e ne caratterizza tutte le attività, che in cinquant’anni di vita ha formato e continua formare decine e decine di appassionati di fotografia.
(Testo e foto di Antonio Di Napoli)