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  • “Quasi, quasi mi do all’ippica” Alice nel paese dei canguri
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“Quasi, quasi mi do all’ippica” Alice nel paese dei canguri

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Questo deve aver pensato ed esclamato Alice quando, mettendo piede nella terra dei canguri, voltandosi verso gli aborigeni Australiani che la fissavano, come le mucche che osservano il treno passare! Soddisfacendo così una passione che coltivava da tempo, l’ippica per l’appunto.

Mi spiego meglio, mercoledì sera per “socio sotto la lente” è stato il turno di Alice Povero, socia e preziosissima collaboratrice del Gruppo Fotografico La Mole per tutto ciò che riguarda la grafica e il digitale, che ha portato un suo progetto fotografico sviluppato durante una sua permanenza di alcuni mesi in Australia (verrebbe da esclamare: “Va dove ti porta il cuore!” ma questa è un’altra storia).

Una prima tranche di fotografie riguardavano il mondo dell’ippica in quanto in Australia, sulla scia Anglosassone , è uno sport molto diffuso e seguito. Alice ha trovato terreno fertile per coltivare due delle sue passioni, la fotografia e i cavalli, per cui ha iniziato a frequentare gli ippodromi più vicini. Essendoci molte manifestazioni ippiche importanti, non è stato difficile trovare materia prima per i suoi scatti, anche perché oltre al cavallo animale affascinante da ritrarre in tutte le sue manifestazioni, anche chi frequenta questi luoghi è molto interessante fotograficamente sia per gli atteggiamenti sia per l’abbigliamento che sfoggia.

Visto l’assiduità con cui Alice frequentava gli ippodromi è stata notata dal fotografo ufficiale delle manifestazioni ippiche che, dopo aver visto alcuni suoi scatti, le ha proposto di lavorare con lui. Questa per Alice è stata una grande occasione, in quanto in virtù dei pass di cui disponeva, poteva raggiungere aree riservate e vivere dall’interno il vero mondo delle corse, portando a casa fotografie davvero uniche, senza trascurare la parte economica, che come mezzo di gratificazione per una passione ha sempre il suo fascino.

La seconda parte del progetto invece riguarda un viaggio on the road che Alice e Giulio (l’altra sua metà della mela) hanno fatto percorrendo solo, si fa per dire, 7.700 km in poco più di 15 giorni in auto, nell’Australia meridionale da Sydney a Margaret River, passando per Melbourne e Adelaide. Attraverso le fotografie sono emersi tutta l’avventura e il contatto con la natura a volte estrema che Alice e Giulio (attento organizzatore e per detta della stessa Alice, molto fiscale da vero ingegnere, sulla durata delle soste in quanto i km e i tempi risicati poco spazio davano all’ improvvisazione) hanno vissuto in tutto il viaggio.

I paesaggi, il più delle volte desolati, erano attraversati dall’unica strada presente, che come un nastro argentato si perdeva fino all’orizzonte. Abbiamo ammirato la natura ritratta da Alice, natura a volte prorompente e altre assente, specie nei tratti desertici presenti dal lato opposto alla strada che li separa, creando una linea di demarcazione netta tra due realtà diverse come le facce di una stessa medaglia,

La presenza costante di animali allo stato brado visibili anche a bordo strada con il rischio di investirli, come koala canguri emù wombat o la lucertola dal collare , ha reso il viaggio di Alice e Giulio un vero e proprio tuffo nell’avventura e nella natura, corredato da paesaggi mozzafiato che si aprivano ai loro occhi, paesaggi di cui l’Australia è ricca. 

A rendere ancora più particolare le fotografie di Alice è stato l’uso che lei ha fatto di un modellino del mitico furgoncino hippie T2 con tanto di tavola da surf della Volkswagen, facendolo entrare in tutti i suoi scatti come soggetto principale, ambientandolo nel paesaggio. Le fotografie assumevano un vago gusto retrò: infatti, vedendo quelle immagini, non era difficile avvertire il sole sulla pelle e sentire nelle orecchie “Sweet home Alabama” di
Lanyard Skynyrd o All I do is Drive di Johnny Cash o ancora i Beach Boys con Surfin' Usa. Anche questo è un miracolo che fa la fotografia: riesce a farti viaggiare con la mente e i sensi.

Grazie Alice, per averci portato con te, attraverso le tue immagini, regalandoci un pezzo d’Australia.

(Testo e foto di Antonio Di Napoli)