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  • Alberto Alpozzi: “Alla scoperta di Carlo Pedrini ”
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Alberto Alpozzi: “Alla scoperta di Carlo Pedrini ”

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La sala del circolo piena che più piena non si può. Abbiamo dovuto tirar fuori pure le sedie pieghevoli e spegnere i termosifoni perché la sala era riscaldata abbondantemente dall’effetto “bue e asinello” per i tanti partecipanti. Ospite alla Mole Alberto Alpozzi, fotoreporter e giornalista.

Ma Alberto non è venuto a raccontarsi e a portare la sua fotografia. Alberto è venuto a presentare la fotografia di un altro fotografo: Carlo Pedrini. “E chi è?”, direte voi. Ecco, Alberto è venuto a fare luce sul più importante fotografo coloniale in Somalia degli anni ‘20.

“Sempre caro mi fu quel corno d’Africa”, si potrebbe usare questa variazione alla più famosa lirica di Leopardi per iniziare a descrivere come Alberto Alpozzi sia approdato a Carlo Pedrini. Alberto era in spedizione, come reporter, su una nave letteralmente a caccia di pirati vicino al coste somale e guardando verso riva è stato catturato dai resti di un antico faro. Cos’è? Chi l’ha costruito? Qual è la sua storia? Ed è cercando le risposte a queste domande che Alberto si scontra con le fotografie di fine anni ’20 di un certo Carlo Pedrini. Parte da qui una ricerca che in quattro anni ha fruttato ad Alberto il ritrovamento di 2000 fotografie e la scoperta di un fotografo dimenticato. A Carlo Pedrini dobbiamo la maggior parte della documentazione fotografica della Somalia italiana, utilizzata per decenni anche dopo la sua morte per cartoline, testi scolastici, libri, riviste e pubblicazioni a carattere coloniale riguardanti la Somalia.

Con grande passione e dovizia di particolari, Alberto ci ha illustrato il suo lavoro di ricerca e di scoperta dell’operato di Pedrini. Ci ha raccontato un pezzo di storia italiana la cui parte di documentazione fotografica è rimasta impolverata per molto, troppo tempo. Ci ha mostrato fotografie realizzate su lastra di vetro di grande bellezza compositiva e filmati dell’epoca realizzati sempre da Carlo Pedrini.

E’ da sottolineare l’importanza del lavoro di ricerca di Alberto Alpozzi che ha fruttato la scoperta e la raccolta organica di un patrimonio fotografico unico che testimonia la storia italiana nella colonia somala. E non meno importante, il suo lavoro ha fruttato documentazione per la Somalia i cui archivi storici cartacei partono solo dagli anni ’70.

Una serata diversa, fotografia di reportage storico, un salto nel passato. Alberto ci ha offerto una macchina del tempo che ha catapulto tutta la sala in un documentario stile “Rai Storia”. E al risveglio nel presente abbiamo potuto portare a casa un bagaglio di accresciuta conoscenza. Grazie Alberto.

PS: Se volete continuare a seguire la riscoperta del lavoro di Pedrini, il link da seguire è il seguente: https://www.facebook.com/carlo.pedrini.fotografo.mogadiscio/

(Testo di Paola Zuliani)