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Max Bortolan: I miei viaggi

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Era una notte buia e tempestosa di vento di metà Gennaio. Un tornito gruppo di persone attendevano che si aprisse il portone di Via Po 53. Suonare a Gruppo Fotografico La Mole. La passione non teme i venti gelidi in arrivo dalla valle di Susa e mercoledì sera si è aperta la kermesse dei soci sotto la lente con Massimo Bortolan.

Tocca a me (Paola Zuliani ndr) scrivere questo blog perché, mercoledì, il nostro strepitoso blogger ufficiale era impegnato in “altro” e non vado oltre perché sembra che si tratti di una storia di “far festa” o “farle la festa”…  quindi meglio non indagare troppo...

Massimo Bortolan è per me un amico oltre che un appassionato di fotografia che stimo profondamente. Mercoledì si è messo in gioco per la prima volta davanti alla platea del circolo e l’emozione per lui è stata grande. Aveva un gran voglia di raccontare, di condividere con noi il suo percorso fotografico da autodidatta, di farci vedere la sua fotografia costantemente in crescita. Max fotografa soprattutto in viaggio, viaggi che organizza in autonomia con un ristretto ed affiatato gruppo di amici, viaggi in posti spesso difficili, attento a ricercare parti del mondo non ancora troppo contaminate dal turismo.

Ci ha presentato tre blocchi torniti di fotografie: i suoi inizi, la terra di mezzo e il cammino attuale. Roba da vedere, ragazzi! Fotografia in ogni blocco (compreso gli inizi) di buona, per non dir buonissima, qualità. Il tutto accompagnato da slide di spiegazione (e qui Max non me ne voglia, ma lo devo dire) a volte utili per comprendere meglio il suo percorso, spesso ridondanti di informazioni che purtroppo hanno tolto spazio alla visione e al commento delle belle fotografie.

La sua fotografia non è banale, Max ha un occhio attento e riesce a catturare immagini accattivanti in quadri che ritraggono momenti ai più non visibili. Nel suo percorso è chiaro un avvicinamento alle persone. Max nei suoi viaggi interagisce con gli indigeni del posto, entra nelle loro case, fa amicizia, se possibile mangia e dorme insieme a loro creando legami unici che danno forza alle fotografie che poi riesce a fare.

Max ci porta tanto entusiasmo, tanta passione, un percorso di crescita personale e fotografico che con curiosità vedremo dove lo porterà. Suoi obiettivi per il futuro imparare a lavorare a progetti e fotografare non solo in viaggio (vade retro pigrizia!) e, conoscendolo, speriamo non siano come i propositi di inizio anno.

Da segnalare che Max ha battuto tutti i record di permanenza dei soci in sala. Abbiamo chiuso il circolo alle 23.45. Tutti svegli, ma a tanti è rimasta la voglia di un dibattito più approfondito sulle sue immagini.

Bravo Max, grazie per averci portato la tua fotografia, ma la prossima volta, meno slide, meno Bazan (con rispetto, anche se è il tuo mentore) e più Bortolan che a noi… piace di più!

Testo di Paola Zuliani