Si sono spente le ultime luci d’artista, che in questo mese e mezzo hanno invaso la città, e l’albero di Natale , le lucine , i pastori del presepe, le pecorelle e gli angioletti sono ritornati nello scatolone riposto in cantina, pronto a ricoprirsi di quello strato di polvere che li conserverà fino a fine novembre prossimo.
Dopo i postumi delle varie cene, aziendali, di ufficio, di club etc. i chili presi a causa dei pranzi natalizi, l’ultimo brandello di panettone che ti guarda e ti supplica” ti prego finiscimi non indugiare ”, avendo ancora nelle orecchie i valzer Viennesi e la Marcia di Radetzky del concertone di Capodanno e il discorso di fine anno del presidente e via dicendo, con questa botta di tristezza ci accingiamo ad iniziare pieni di speranza il 2018.
Ma, luce in fondo al tunnel, faro nella nebbia in un mare burrascoso che ti indica la rotta per il porto, si erge la figura del nostro condottiero “il Presidente operaio” che con voce forte e sicura ci enuncia il palinsesto delle attività del circolo per i prossimi sei mesi. La sala del circolo, come nelle grandi occasioni, gremita di soci vecchi e nuovi, i quali hanno accolto le parole del Presidente con gioia e trepidazione esplodendo in scroscianti applausi di approvazione.
Il 2017 è stato un anno intenso, ricco di esperienze e grandi sfide che molto hanno giovato alla crescita formativa di tutto il circolo. Fiore all’occhiello è il primo posto al Fotodigit di cui il nostro direttivo ne ha curato anche l’organizzazione dell’intera manifestazione con gli amici della Subalpina. Credetemi, non è stata una passeggiata, ma si sa che a noi del circolo La Mole piacciono le grandi imprese! L’elenco dell’attività ed eventi svolti sarebbe lungo ed è stato ampiamente ricordato nell’articolo di fine anno dal presidente.
Per cui, alla luce di quello che il circolo La Mole ha espresso lo scorso anno, il 2018 non poteva essere da meno anzi... Per i dettagli vi invito a prenderne visione visitando il sito della Mole, rinnovato nella grafica, con “font” più accattivanti, come preteso dal nostro esperto, nella figura del mitico PuffAntonio.
Il meritevole lavoro svolto da tutto il direttivo per rendere concrete e interessanti tutte le attività non è stato cosa da poco e già questo giustifica ampiamente la tessera di appartenenza (che a proposito non aumenta da diversi anni), anche se da parte nostra é richiesta una mano nel proporre nuove idee su cui lavorare. Bisogna ammettere che l’unicità del nostro circolo sta nel l'amicizia prima che nella condivisione di una passione.