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  • Ognuno ha la faccia che ha, ma qualche volta si esagera. (Toto')
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Ognuno ha la faccia che ha, ma qualche volta si esagera. (Toto')

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

Si sono spente le luci su Paratissima 13 con una rinnovata sede: l’ex caserma La Marmora in via Asti 22. A mio modesto parere trovo la nuova sede, seppur prestigiosa, dispersiva perché i vari corridoi e piani su cui si trovano le piccole sale espositive rendono la visita un po’ stancante e non dal punto di vista fisico.

I temi conduttori della manifestazione sono la relazione tra individui e società e le modalità con cui il soggetto rivendica la propria identità per non soccombere all’omologazione sociale.

Molti gli artisti che hanno partecipato e ogni uno si è espresso al meglio, facendo emergere diversi lavori interessanti. Presente anche la sezione fotografica con Nophoto /FIAF, in cui hanno esposto fotografi e circoli fotografici.

Come Gruppo Fotografico La Mole è stato presentato il lavoro “Profiler” decidendo  di mettere letteralmente la faccia di gran parte dei soci, esercizio espressivo non da poco, in quanto il viso rappresenta il nostro biglietto da visita  con il  marchio di fabbrica che attesta l’unicità, nel bene e nel male, di ogni individuo. Girando di 180º la macchina fotografica siamo diventati noi soci appunto  i soggetti dello scatto stesso.

Come circolo ci siamo messi in relazione (e in gioco) con chi vede  l’opera e, come suggerito  dal tema, abbiamo cercato di uscire dagli schemi non omologandoci così alle opere in esposizione. E sta in questa semplice idea l’originalità di tutto il lavoro! Infatti, i soci sono  diventati tessere di un unico mosaico da dove emerge il substrato che caratterizza il modo di fotografare di ognuno di noi, con i propri pregi e difetti, ma comunque unico. Ad ogni fotografia appesa, su un pannello in sughero, stile foto segnaletiche, era abbinata una didascalia, una piccola pennellata molto esaustiva che rappresenta ogni singolo individuo, arricchendo ancor più l’installazione. Ad un attento esame del pannello espositivo, si può vedere un caso dove al posto del viso, viene esposta la nuca, magari il soggetto anziché i 180º gradi previsti ne ha girato 360º?? Non lo sapremo mai!!

Ancora una volta il circolo La Mole, su idea del direttivo, si è distinto per aver presentato un lavoro corale di tutti noi, mettendoci al centro dell’opera. Personalmente trovo geniale l’idea stessa, in quanto stimola (quella che continuo a ripetere) l’aggregazione dei soci, non percorrendo la via, più ovvia e sicura, che privilegerebbe i singoli (magari  i più bravi) garantendo un risultato artistico di sicuro più elevato, ma con poco spazio di crescita e soddisfazione per i restanti.

Antonio Di Napoli