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Marco Cappello - Cronache dall'estremo Nord

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Continuano le serate "Socio sotto la lente". Mercoledì sera é stato il turno di Marco Cappello, uno dei soci più accreditati del nostro circolo. Difficilmente, parlando di fotografia di paesaggi, si può non abbinare il nome e la bravura di Marco, considerato un vero cavallo di razza, della nutrita scuderia del circolo.

Alla soprannominata scuderia appartengono anche, Dario Benedetto per la ritrattistica e uso di set di luci, per la street photography Daniele Debernardi, e poi ancora Carlo Mogavero specializzato in fotografia di concerti jazz, solo per citarne alcuni e tanti altri che contribuiscono a tenere alto il buon nome del nostro gruppo.

Apro solo una finestra (mi perdonerà Marco) su Carlo per ricordare la serata che ci ha regalato spiegando e facendoci vedere cosa significa fotografare durante una esibizione jazz. Dividendo gli scatti, in diverse fasi che caratterizzano un concerto, fino al momento finale, dove l'artista scarica tutta la sua tensione nel camerino. Inutile sottolineare la qualità delle immagini, che rappresentano al meglio i vari stati d'animo. Non a caso Carlo ha ricevuto per queste immagini riconoscimenti in tante manifestazioni fotografiche e serate dedicate al jazz.

Tornando a Marco Cappello, il titolo del suo lavoro è "Cronache dall'Estremo Nord Vol. 1 e 2". Siamo in Norvegia e precisamente alle isole Lofoten e in Islanda, paesaggi e scenari che si susseguivano con repentini cambi meteorologici, liberando la nostra fantasia portandoci dentro le immagini, avvertendo quasi sulla faccia il vento gelido, che caratterizzano queste latitudini del circolo polare. Sembrava addirittura di avvertire gli odori del pesce messo ad essiccare e quello dello zolfo dei geyser. La mascella cadeva poi del tutto quando si sono viste le aurore boreali, con il loro danzare ipnotico, e colori da scena onirica. Da come si può capire la fotografia di paesaggio apparentemente semplice (ma il rischio della foto banale da cartolina è dietro l'angolo) del tutto semplice non è. Per chi avesse voglia di cimentarsi in un genere affascinante come questo, apprendendo la vera tecnica fino alla post produzione a giugno (e rimando alla pagina dei corsi per informazioni più dettagliate), Marco si presta a tenere un vero e propio corso di paesaggistica con sessioni pratiche e in aggiunta di star trail e via lattea.

A mio avviso un corso imperdibile, in modo particolare per l'amore e la passione per questo genere di foto che Marco sa trasmettere. Per fortuna durante la serata si parlava di luoghi molto freddi, rendendo piacevole il trascorrere delle ore, senza scatenare in Marco e in noi un irresistibile voglia di bere facendoci abbandonare le sedie come al tempo della guerra al suono delle sirene antiaeree.

Come di consueto dopo, siamo andati a continuare i racconti davanti a buon rum, per scaldarci, fumando un ottimo sigaro cubano.

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(Foto e testo di Antonio Di Napoli)